Chi pensa che siano solo le donne a rivolgersi al chirurgo estetico, si sbaglia di grosso. Se la tendenza per le donne è quella di “Mommy Make-Over”, cosa fanno uomini contemporanei per sentirsi più giovani? “Almeno un terzo dei nostri pazienti sono uomini, e i numeri sono in crescita – dice il dr. Skerdi Faria, fondatore e CEO della clinica KEIT – Molti arrivano a Tirana per accompagnare le mogli o le fidanzate e poi prendono appuntamento anche per loro stessi.”

Qual è l’intervento più richiesto?

Il trapianto di capelli è sicuramente al primo posto, anche perché è l’unica vera soluzione per risolvere la calvizie. I capelli sono un segno di virilità, e perderli tormenta la maggior parte degli uomini. Noi preleviamo i bulbi dalla nuca e li innestiamo nella zona anteriore della testa, in modo che i capelli possano crescere sani e forti per tutta la vita.

Quando può essere fatto il trapianto di capelli?

Noi siamo molto seri e trasparenti con i pazienti. Per avere ottimi risultati, questo intervento va fatto quando la caduta dei capelli è in fase di rallentamento o si è già fermata. Nella fase iniziale della caduta invece, il trapianto è sconsigliato, perché il buon risultato è solo temporaneo.

Una volta fatto il trapianto di capelli in Albania, è necessario sottoporsi a controlli?

Sì, nel post operatorio è importante farsi seguire dai medici per mantenere e migliorare i risultati. Io dico sempre che l’intervento non finisce quando il chirurgo toglie i guanti e si lava le mani. Finisce solo se il paziente è contento. Agli Italiani, KEIT, offre due vantaggi importanti, oltre ovviamente all’alta professionalità di tutto il team sanitario: Tirana è vicinissima e parliamo la vostra lingua.

Fate anche il trapianto di barba?

Sì, bisogna però tener presente che i bulbi prelevati dalla zona donatrice sono di capelli e non di peli, sia per il trapianto di barba che per quello di sopracciglia. La consistenza e la crescita sono diverse.

La rinoplastica è un intervento richiesto dagli uomini?

Certo. Rifarsi il naso in Albania è una scelta dei italiani in generale. E per quanto riguarda agli uomini, soprattutto la rinosettoplastica, per correggere gli esiti di traumi sportivi che con il tempo possono portare a difficoltà respiratorie. Dal punto di vista estetico tuttavia, è importante mantenere i tratti somatici virili. Per intenderci, un naso troppo piccolo o con la punta all’insù non sta bene nel volto di un uomo.

Dopo l’intervento si può subito tornare al lavoro?

In otto-dieci giorni si possono riprendere le attività professionali e sociali. Mentre deve passare almeno un mese per praticare le attività sportive. E comunque è il chirurgo a dare il via libera, dopo le visite di controllo.

Gli uomini, a differenza delle donne, non hanno a disposizione il make-up per migliorare lo sguardo o correggere le occhiaie. Che cosa possono fare?

Dopo i quarant’anni sono in tanti a rivolgersi a KEIT per la blefaroplastica superiore e inferiore. Soprattutto in chi ha le cosiddette borse o le palpebre cadenti, questo intervento migliora e ringiovanisce l’aspetto di tutto il viso, non solo degli occhi.

Un altro difetto che le donne riescono a nascondere grazie ai capelli lunghi, sono le orecchie a sventola. Per i ragazzi questo problema come si può risolvere?

Con l’otoplastica, che è poco invasiva e garantisce ottimi risultati.

Se ne parla poco, ma la ginecomastia, e cioè l’ingrossamento del tessuto mammario, causato anche da un’alimentazione sbagliata, è un inestetismo sempre più diffuso tra gli uomini. Come si può correggere?

Bisogna distinguere fra ginecomastia vera, quando la ghiandola mammaria è tanto sviluppata da rendere necessaria la sua rimozione, falsa, quando è presente solo un accumulo di grasso che si può eliminare con la sola liposuzione, o mista. In quest’ultimo caso si deve intervenire combinando le due tecniche. Noi di KEIT abbiamo operato molti ragazzi che vivevano male il loro aspetto fisico. Ma dopo l’intervento di ginecomastia in Albania, li abbiamo visti acquistare grande serenità e autostima.