Il talento paga sempre. Ed è questo il caso della vicentina Roberta Melli, che pochissime settimane fa è tornata in libreria con il suo quarto romanzo, il thriller Il mio nome è Cesare Lombroso, edito dalla casa editrice brianzola Leone Editore, e che già sta facendo incetta di consensi, sia tra lettori che appassionati.

Grafologa forense, esperta di insetti e appassionata di maratona, per scrivere le sue adrenaliniche pagine l’autrice ha tratto ispirazione dalla celebre e storica figura del medico antropologo considerato dai più come il padre della criminologia moderna: Marco Ezechia, detto Cesare Lombroso.

Il ritorno di Roberta Melli in libreria

Preceduto dai romanzi Senza tregua, In vetta al mondo e Possessione, tutti pubblicati da Leone Editore, quest’ultimo romanzo segna il ritorno della scrittrice dopo una lunga pausa. “In realtà non ho mai smesso di scrivere, – spiega Melli – ho solo rallentato il ritmo per dare spazio ad altri impegni. Sono felice di essere tornata in libreria e che i lettori continuino ad apprezzare ciò che scrivo. Tante sono le manifestazioni di apprezzamento che ricevo ogni giorno sui miei canali social, tramite mail e di persona. Significa che sto facendo un buon lavoro, e che continuerò a farlo”.

Il lancio del libro si è tenuto venerdì 7 giugno alla libreria Galla, a Vicenza, davanti a un numeroso pubblico. Ma non è insolito, per l’autrice, essere invitata a serate e convegni di criminologia.

Anche in questo libro, comunque, il lettore ritrova le ambientazioni e gli elementi narrativi cari alla Melli: le meravigliose coste croate, in particolare quelle dell’isola di Sansego, un omicidio apparentemente inspiegabile e uno strano intrigo intessuto sulla menzogna, una donna ambiziosa e audace e personaggi suggestivi.

La particolarità, però, che è valsa al libro della Melli la definizione di “thriller grafologico”, è proprio l’uso non solo teorico ma anche pratico della grafologia, ritenuta un aspetto importante dell’indagine alla base della storia.

Un romanzo, insomma, che ha tutte le carte in regola per diventare il libro dell’estate 2024.

a cura di Cinzia Ceriani