Anche Michelle Hunziker ha partecipato alla Festa del cinema di Roma, in occasione della presentazione del cortometraggio “Uccisa in attesa di giudizio”, della fondazione “Doppia Difesa”. La Onlus, creata e sostenuta dall’avvocato Giulia Bongiorno e dalla presentatrice, è impegnata contro la violenza sulle donne. Il corto è interpretato da Ambra Angiolini e Alessio Boni ed è la storia di una donna che, dopo diverse denunce inascoltate, viene uccisa dall’ex fidanzato stalker, che è ossessionato da lei. Obiettivo della pellicola è sensibilizzare su tutti quei casi in cui i tempi della giustizia sono troppo lunghi e le denunce delle vittime rimangono inascoltate. Tematiche molto attuali, che si rifanno a diversi, recenti, casi di cronaca.

La Hunziker, anche attraverso i social, ha più volte lanciato messaggi a sostegno delle donne e contro la violenza su di esse. In occasione della presentazione del cortometraggio, che si è tenuta al Museo Maxxi, la conduttrice ha optato per un outfit molto semplice, con una blusa di colore rosso e un paio di jeans. Proprio in questi giorni, è in uscita il libro “Una vita apparentemente perfetta”, nel quale la Hunziker racconta un periodo difficoltoso della sua vita: gli anni trascorsi in una setta. «È la prima volta che racconto questa storia. Finora ho nascosto tutto persino a mia madre, l’unico con cui ne ho parlato è stato mio marito Tomaso (Trussardi, ndr). Quando ci siamo conosciuti abbiamo condiviso tutto: lui i suoi lutti e io la mia esperienza dei cinque anni in una setta», ha detto al Corriere della Sera.

La Hunziker si è ritrovata completamente assorbita dalla setta, che la stava allontanando dagli affetti: «La setta filtrava le chiamate: mia mamma veniva sempre respinta». La carriera, nel frattempo, decollava, ma le veniva detto che non era merito suo: «Non avevo vere capacità: ero la pedina di un disegno superiore per diffondere il bene», ha raccontato Michelle. Aggiungendo: «Io che non avevo mai avuto un ruolo, adesso ero una “guerriera della luce” che portava il messaggio di Dio. Ma dovevo espiare i peccati commessi». La setta ha influito negativamente anche nel rapporto tra lei e il marito Eros Ramazzotti: «Mi dicevano che mio marito era negativo per me, ma io lo amavo moltissimo. Quando Eros mi ha messo davanti alla scelta “o me o loro” io ho scelto loro».

Oggi, tutto è cambiato. Michelle ha ritrovato la serenità e, attraverso il libro, ha deciso di mettere in guardia chiunque si trovi in una situazione simile alla sua.

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