Cristiano Malgioglio tramite Novella2000 lancia un appello a Claudio Baglioni: dare un premio alla carriera a Milva. 

Caro Claudio Baglioni, visto che non si pensa mai ai grandi, ho avuto l’idea che potresti
dare a Milva un premio alla carriera al prossimo Festival di Sanremo , una delle più grandi artiste italiane. Come sai è passata dalla canzone popolare a quella impegnata, da Canzonissima all’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht. Inoltre sai che ha partecipato a ben diciotto edizioni del Festival di Sanremo.

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Astor Piazzolla, Enzo Jannacci, Vangelis hanno scritto per lei con quella voce unica che sembrava distrutta da centinaia di sigarette, io stesso posso vantarmi di aver scritto
per questa artista gigantesca. La Pantera di Goro, come la chiamavano ai tempi in cui Mina era la Tigre di Cremona e Iva Zanicchi l’Aquila di Ligonchio, è stata la cantante più
trasversale del panorama italiano: ha cantato in tedesco, inglese, greco, ha imparato tutte le lingue con una costanza e un impegno che i ragazzi di oggi si sognano. Ha cantato
all’Olympia, è stata una delle muse di Giorgio Strehler, il grande regista che ha diretto tanti capolavori, e di Carlo Carunchio che la volle nel film D’amore si muore. Non ci sono parole per dire quanto ha spaziato nel panorama dello spettacolo, più di ogni altra collega. La sua dedizione totale al palcoscenico, che l’ha portata in ogni luogo del mondo, le ha purtroppo
procurato anche qualche acciacco. Poi la salute l’ha tradita, ma non si è mai arresa. Dal suo profilo Facebook si è sempre tenuta in contatto con il suo pubblico. Invito tutti
a scoprirla nell’allora innovativa hit Alexanderplatz, scritta per lei da Franco Battiato.

Anche i giovani potrebbero riscoprire questa magnifica canzone e amarla. Caro Claudio, tu che hai cantato “Passerotto non andare via”, non lasciare  che questo nostro usignolo della
musica non riceva fi nalmente il tributo che si merita, un premio a una carriera che ha coinvolto tutti. Ma in Italia non sempre il merito viene premiato. Milva è stata davvero trasversale, ha fatto di tutto e da noi si vuole sempre incasellare un personaggio
dello spettacolo in un genere definito. Lei invece ha avuto il coraggio di presentarsi sexy al Festival di Sanremo con Uomini addosso, scritta per lei dai Pooh e allo stesso tempo
fare Jenny dei pirati nell’Opera da tre soldi sempre con la stessa immedesimazione
totale.

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Chi può vantare in Italia un curriculum come il suo? Io so bene come è lei: anche io sono passato da Luchino Visconti che usò la mia canzone Testarda Io, cantata da Iva Zanicchi, come colonna sonora del suo capolavoro Gruppo di famiglia in un interno, al Grande Fratello Vip e ora con Mi sono innamorato di tuo marito ho ritrovato la celebrità musicale.

Non ragioniamo per settori, siamo aperti e consideriamo chi fa di tutto un’arte. Non ci sono limiti. Il mio è anche un invito all’apertura mentale, al fatto che non ci sino divisioni. Vorrei Martina Corgnati, fi glia di Milva e grande critico d’arte, a premiare la madre su quel prestigioso palcoscenico. Spero che tu lo possa fare.

Tuo, Cristiano Malgioglio

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