Incidente ferroviario nel Milanese, un testimone: “Sembrava che ci fossero dei sassi sotto il treno”
“Sembrava che ci fossero dei sassi sotto il treno e poi il convoglio si è fermato. Ci hanno fatto scendere…
“Sembrava che ci fossero dei sassi sotto il treno e poi il convoglio si è fermato. Ci hanno fatto scendere e i soccorsi sono arrivati mezz’ora dopo” Il racconto è di un testimone oculare, Maurizio Lanzani un collaboratore di Rtl 102.5 che viaggiava da Cremona verso Lambrate sul treno di Trenord che si trovava a bordo del mezzo che è deragliato stamattina vicino Pioltello.”Due carrozze si sono semisquarciate. Una scena agghiacciante e ho avuto fortuna a prendere un altro vagone che non è deragliato. I soccorsi sono arrivati un po’ in ritardo, anche perché il treno si è fermato sulla linea ferrata fuori stazione e il luogo è difficilmente raggiungibile”. Questo il racconto di un testimone all’Adnkronos.
Al momento il bilancio è di tre vittime accertate tra i pendolari e moltissimi feriti tra cui almeno dieci gravi. I soccorsi sono ancora in corso, ci sarebbero alcune persone rimaste ancora incastrate tra le lamiere.
Il racconto di un testimone oculare in diretta su RTL102.5
Il video pubblicato da Repubblica.it
«Andava tutto bene, all’improvviso il treno ha iniziato a tremare, poi si è sentito un boato e le carrozze sono uscite dai binari». È questa una delle prime testimonianze di uno dei passeggeri, pubblicata da Corriere.it – edizione di Milano. Quest’uomo era sul treno deragliato stamani a Seggiano di Pioltello, nell’hinterland di Milano. «Quasi subito – ha aggiunto l’uomo, salito alla stazione di Crema – abbiamo capito che cosa era successo». Paura anche tra i parenti dei passeggeri, appena la notizia si è diffusa. Scene di panico.
Una telefonata tra madre e figlia: «La sto cercando, mi aveva telefonato: “Aiuto mamma il treno sta uscendo dai binari”». Le immagini inviate da testimoni via Twitter e vigili del fuoco mostrano vagoni accartocciati, persone prigioniere delle lamiere. Decine i soccorritori sul posto: vigili del fuoco, polizia, carabinieri, infermieri e medici del 118 e squadre speciali. E tutti descrivono l’inferno: «Abbiamo tirato fuori feriti in gravissime condizioni, i volti coperti di sangue».