“Gusto 17” firma i gelati ispirati alle canzoni che hanno fatto la storia del Festival.
Canzoni da ascoltare ma non solo, anche da gustare. A pensarla così è Vincenzo Fiorillo, il creativo ‘maestro del gelato’ nonché uno dei tre fondatoridell’agrigelateria milanese Gusto 17, che ha pensato di realizzare 5 originali gusti con cui celebrare la musica italiana in occasione del Festival di Sanremo 2018.
Cinque sinfonie che prendono ispirazione da cinque pezzi storici nati proprio sul palco del Festival e che richiamano i sapori della terra ligure, con cui fare un viaggio sensoriale ed emozionale, ricordando quelle canzoni che hanno accompagnato intere generazioni di italiani: ‘Grazie dei fiori’di Nilla Pizzi, la celeberrima canzone data nel 1951, rivive nel gusto con protagonisti torta di pinoli liguri resa sanremese con l’aggiunta di una delicata confettura di pera e lavanda; ‘24 mila baci’, cantata da Little Tony nel 1961, è stata la musa del gusto che reinterpreta sul cono con il famoso  Bacio di Alassio arricchito con crumble di nocciola. ‘Io, tu e le Rose’, cantata nel 1967 da Orietta Berti, ha ispirato il gusto con canestrelli la cui delicatezza si accompagna ad un infuso creato con l’acqua di rose, mentre ‘Montagne Verdi’, cantata da Marcella Bella nel 1972, prende vita con un dolce mix diamaretti di Sassello sposate con una mousse di crema al pistacchio.
 Infine ‘7000 caffè’ di Alex Britti (2008), non poteva che portare alla creazione del gusto con Panera, dolce ligure a base di panna e caffe, servito con una salsa di baci Roero, altro dolce tipico a base di fondente, nocciole e rum.L’agrigelateria Gusto 17 è stata premiata dal britannico Lux Magazine come ‘Best Gelato Parlour’ – lo scorso Dicembre – ed è stata riconfermata nella Guida Gelaterie d’Italia 2018 del Gambero Rosso come una tra le migliori gelaterie artigianali d’Italia, ricevendo due prestigiosi coni. Per scoprire questa nuova esperienza che coinvolge gusto, olfatto e vista, l’appuntamento è a Milano da Gusto 17, in via Savona 17 dal 6 al 10 febbraio.
di Ivan Rota