Anche le favole finiscono: Drew Barrymore e il matrimonio al capolinea
Troppo inchiostro si è usato negli anni per raccontare di grandi amori che nascevano e alle volte miseramente finivano. Ogni…
Troppo inchiostro si è usato negli anni per raccontare di grandi amori che nascevano e alle volte miseramente finivano.
Ogni tanto capita che la notizia della fine di un matrimonio, per quanto rilevante, sia marginale rispetto alle modalità con cui la cosa avviene. E’ questo il caso di Drew barrymore e Will Kopelman, che dopo tre anni di matrimonio e due figli hanno comunicato ufficialmente la decisione di separarsi e divorziare.
Fin qui tutto nella norma: Hollywood ci ha abituati alle montagne russe delle vite sentimentali degli attori famosi, spesso l’unico grande mistero è non come mai certi matrimoni finiscano ma come queste persone riescano a trovare così tanti soggetti disposti a sposarli, in così poco tempo.
Tuttavia la vicenda in questione si distingue dalle altre per una delicata, quasi poetica nota di fondo, che dimostra come -da persone intelligenti e sensibili- si possa arrivare a compiere un atto certamente non facile e certamente doloroso mantenendo un’allure di dignità intorno all’intera questione.
E tutto si riassume in una dichiarazione rilasciata dalla coppia al settimanale “People”:
“tristemente la nostra famiglia si sta separando legalmente, anche se noi non abbiamo la sensazione che questo ci faccia smettere di essere una famiglia”. E poi ancora: ” il divorzio può metterti nella condizione di sentire il fallimento, ma puoi trovare comunque sollievo nella consapevolezza che la vita va avanti”… “i nostri figli sono al centro del nostro universo e la nostra unica priorità è di stare loro vicini e passare il resto delle nostre vite insieme a loro”.
Talmente soft da non sembrare vero, eppure questo rispettosissimo atto di amore per la vita sembra spazzare via come uno tsunami una trentennale tradizione di litigate, maledizioni, anatemi e improperi al vetriolo che fino ad oggi sembravano essere ingrediente inevitabile (e forse anche l’unico interessante) nei divorzi d’alto bordo. Perchè di quelli di piccolo cabotaggio nessuno si preoccupa, se non qualche benpensante perbenino che si arrovella su quanto sia inopportuno concedere a due essere umani il diritto di sbagliare e risolvere il problema in tempi brevi.
A tutti auguro amori grandi, travolgenti e felici. Che, nel caso, possano finire con una stretta di mano.