L’onestà dei grandi: Alessia Marcuzzi in una lunga intervista pubblicata dal settimanale Grazia ammette di essersi fatta prendere la mano dal nervosismo e di avere sbagliato a rispondere su instagram.
Meno male. L’accusa che più di tutte pare averla ferita è quella di non avere personalità. La conduttrice mette sul piatto 25 anni di onesto servizio, a dimostrazione che, se è sulla scena da cosi tanto tempo, evidentemente qualcosa da dire l’avrà!
Non c’è dubbio: la sua carriera è costellata di grandi successi, eppure il pubblico (che Simona Ventura sentenziò essere sovrano) ha espresso durante questa ultima edizione dell’isola dei famosi una grande perplessità rispetto alla performance della bionda romana.
Sarà la debolezza di alcuni personaggi, l’eccessiva potenza di altri, o semplicemente che la televisione è fatta anche di empatia, e non tutti i format sono adatti a tutti i conduttori -per quanto professionali essi siano- fatto sta che le critiche sono piovute come i botti a capodanno.
Giusto o sbagliato sbottare e rispondere? Molto semplicemente umano. Nessuno di noi -spero- si addentra in un’avventura professionale ad alto tasso di esposizione mediatica con la serena e suicida convinzione di fare brutta figura. Nessuno -ri-spero- prende sotto gamba il giudizio del pubblico che, per quanto parziale, inconsapevole e inesperto, è la ragione di esistere di tutti coloro i quali a quel pubblico si rivolgono. E proprio per questo Alessia ha accusato il colpo, lasciandosi andare ad una reazione che per sua stessa ammissione era meglio evitare. E’ l’arma a doppio taglio dei social network, che se da un lato offre la grande possibilità di essere in diretto contatto con i follower e, a dirla tutta, anche la grandissima occasione di fare di ogni singolo post una ricca occasione di introito economico, dall’altro lato consegnano nelle mani del pubblico una rivoltella col colpo in canna. E quando il colpo parte, parte…
Argomento archiviato per la Marcuzzi, quindi, ma attenzione: il plotone di esecuzione è ancora lì, forse affamato più di scivoloni che di successi….
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