Quando il divorzio diventa poesia.
Era solo una questione di tempo, perchè la macchina si mettesse in moto. Di cosa sto parlando? Del business del…
Era solo una questione di tempo, perchè la macchina si mettesse in moto. Di cosa sto parlando? Del business del divorzio, che non vedo perchè debba essere meno importante di quello legato al matrimonio.
Se per il matrimonio ogni iniziativa è legittima e giustificata, anche quelle al di sotto della soglia del buon gusto, infatti, per il divorzio tutto è da sempre rimasto ammantato da una patina grigia e severa, che ha il sapore amaro della sconfitta.
Certo, la fine di un’unione rappresenta in qualche misura il fallimento di un progetto. Ma rappresenta anche la riconquista di una libertà e, auspicabilmente, il riconoscimento pacifico e rispettoso che, per quanta buona volontà ci si possa mettere, nella vita si cambia e non sempre si va nella stessa direzione.
Beh, catechesi a parte, la ruota sembra aver cominciato a girare in senso opposto e per la prima volta una piattaforma di “crowdfunding” ha aperto le porte al divorzio. Cos’è il crowdfunding? L’idea è semplice: ho un progetto nel quale credo o un’iniziativa che voglio portare a termine, mi servono dei soldi e siccome non sono ricco lancio il messaggio sul web dicendo: mi servono dei soldi per questo motivo: qualcuno vuole contribuire?
Piattaforme web che si occupano di rendere tutto questo possibile esistono ormai da almeno un decennio, ma sino ad ora si potevano reperire fondi per idee imprenditoriali, per beneficenza, per i matrimoni e le lune di miele. Da oggi no, da oggi par condicio. Se state divorziando e vi trovate con le pezze al culo , per dirla in francese, potete andare su Plumfund e lanciare la vostra raccolta a favore del vostro divorzio. Sicuramente ci saranno amici e parenti pronti a supportare la causa, ma chissà che non si possa incappare nella generosa partecipazione di qualche sconosciuto pronto a mettersi una mano sul cuore e l’altra sul portafogli?
E non sarebbe fantastico se un divorziando finisse per innamorarsi di un finanziatore mai incontrato e insieme tornassero alla base con una raccolta fondi per il loro matrimonio, come piccioni di ritorno dalle retrovie della guerra?
Ok, mi sono fatto prendere la mano. Ma il passo è significativo. E considerato che non tutti siamo Rockefeller, è anche un ottimo strumento di solidarietà.
Poi, fate voi.