Pino Insegno ospite di Vieni da me svela gli aneddoti della sua vita
Pino Insegno racconta gli aneddoti della sua vita a Vieni da me Pino Insegno ha fatto tante cose nella sua…
Pino Insegno racconta gli aneddoti della sua vita a Vieni da me
Pino Insegno ha fatto tante cose nella sua vita. Partito come calciatore nella Banco Roma, ha poi intrapreso la carriera d’attore. Negli anni ’80 e ’90 insieme alla Premiata Ditta ha intrattenuto davanti al piccolo schermo milioni di telespettatori. Ma la sua carriera è fatta anche di programmi di successo, lo ricorderemo per esempio a Buona Domenica sotto l’ala protettrice di Maurizio Costanzo. Per lui negli anni poi si è aperta anche la strada del doppiaggio e sono tanti i personaggi a cui ha regalato la sua voce.
Oggi ospite di Caterina Balivo a Vieni da me Pino, Insegno ha raccontato gli aneddoti della sua vita privata e lavorativa. Ecco cosa ha rivelato…
Pino Insegno e il rapporto con la sua famiglia
Caterina Balivo ogni pomeriggio invita alcuni dei suoi ospiti a raccontarsi attraverso la cassettiera dei ricordi, per svelare così alcuni retroscena della propria vita privata. Non ne è stato immune l’attore romano, Pino Insegno:
“Uno dei tanti ricordi della mia vita è legato a un frutto: le clementine. Questo perché mi ricollega al rapporto che ho con la mia famiglia. Gli spicchi delle clementine li utilizzavamo per segnare i numeri nella tombola quando ci ritrovavamo tutti insieme a giocare.
Una famiglia davvero molto unita la loro, composta da ben 14 persone nello stesso tetto:
“Vivevamo in tre famiglie in un appartamento abbastanza grande, ma respiravamo tutti la stessa aria. Ricordo che nonna a Natale ci preparava il sacchettino con i soldi spicci e i “pipini” delle clementine per segnare i punti. Purtroppo della mia famiglia siamo rimasti io, mio padre e mio fratello”.
Pino Insegno e la sua infanzia
La Balivo, scovando tra i ricordi del conduttore, ha mostrato un bellissimo filmato di Pino da piccolo. Lui molto emozionato ha detto:
“Pensavo di resistere e non piangere, ma non so fingere. E’ stata davvero una bella sorpresa”.
Nel video mostrato dalla conduttrice lui compariva insieme alla sua mamma, a cui era molto affezionato. Pino Insegno fin da piccolo coltivava la passione per la recitazione e il raccontare storie.
“Sto invecchiando e male. Da piccolo ero uno che faceva caciara, come si dice a Roma. Ero uno a cui piaceva raccontare storie. Quando mancavano le maestre giravo per le classi e per intrattenere i miei compagni mi dilettavo a raccontare storie. I miei compagni dicevano che raccontavo stupidate, ma al contempo gli piaceva ascoltarmi. Pensa che sono così anche ora”.
Vieni da me: Pino Insegno e la sua passione per la Lazio e per il calcio
Pino Insegno, non tutti sanno, ma oltre ad essere un bravissimo attore, è anche un grande tifoso della Lazio, squadra della capitale insieme alla Roma. La Balivo mostra al doppiatore due cartoncini giallo e rosso, lui ridendo ha risposto così:
“Allora questi colori insieme no. Cioè nel senso, insieme formano i colori della mia città, ma la mia squadra ha colori differenti. Si vive in una società multilaziale, ebbene sì ho coniato questo termine di proposito. Lo dico per gioco, ovviamente”.
Il conduttore è stato anche un calciatore:
“Ora però a parte gli scherzi il calcio è stato molto importante per me. Ho giocato a calcio nella Banco Roma, in Serie D, vincemmo il campionato e andammo in Serie C. Poi nella mia vita qualcosa è cambiato e ho intrapreso un’altra strada. Dalla primavera mi sono ritrovato in prima squadra. Giocavo bene, arrivavo sempre primo sul pallone. Però non ero ben visto da un allenatore e mi dissero ‘Puoi andare via, per noi non sei mai esistito’. Piansi per quelle parole e fu l’ultima volta. Quella esperienza però mi ha aperto un portone enorme e insegnato tanto: bisogna saper combattere l’ingiustizia”.
Per l’occasione è intervenuto il suo amico Pino Campanile che ha raccontato quanto Insegno da calciatore fosse bravo, ma si dice ancora più contento di averlo visto nelle vesti di attore.
Pino Insegno, il libro delle favole e il suo ruolo di padre
Pino Insegno racconta ancora le favole che tanto l’hanno accompagnato nella sua infanzia. Questa volta però con i suoi figli e racconta un retroscena del tutto bizzarro:
“Racconto le favole per i miei figli, solo che alcune volte perdo il segno e le proseguo a modo mio, inventando cose che nella storia non sono mai accadute, come per esempio che Biancaneve scappa con uno dei sette nani. Mi diverto perché cambio le regole del gioco”.
Pino Insegno è anche un papà di tre figli:
“Sì, sono padre di tre figli. Il più grande ha 21 anni. La coscienza del padre, più attento, anche se non sono sempre stato molto presente. Mia moglie mi sta insegnando di essere un padre migliore. Mia moglie però con il più piccolo ha fatto la furba perché l’ha fatto diventare romanista, sono riuscito sono con i primi due, con il terzo ha vinto lei”.
Ma non solo
Pino Insegno, gli esordi e la Premiata Ditta
Durante la chiacchierata con la conduttrice, l’attore ha raccontato i suoi esordi e un piccolo aneddoto della sua carriera:
“La prima tournée con l’Allegra brigata, diventata poi la Premiata ditta, io non avevo molti soldi. Mia nonna mi aiutò anticipandomi dei soldi, che non le ho mai restituito”.
Insegno ha raccontato di quanto è grato a Bramieri per aver dato la possibilità a lui e ai suoi compagni di esordire in Rai e di diventare qualcuno. Il conduttore però ha anche rivelato degli scherzi che lui e Roberto Ciufoli facevano alle ragazze della compagnia:
“Una sera ci trovavamo in un albergo, ci siamo spogliati e messi delle stelline nelle parti intime. La Draghetti fece la battuta pessima sulle stelle cadenti e ci lasciò fuori per il corridoio. E niente qualcuno fece delle battute a riguardo. Rimanemmo praticamente nudi e ci vide qualcuno, io per coprirmi misi un tappeto, Roberto un vaso”.
Pino Insegno e il ruolo di doppiatore
Pino Insegno però è anche un grande doppiatore. Ecco come ha parlato di questa esperienza:
“Adesso sono arrivato a circa 400 film doppiati. Partendo dagli anni ’80 con i film per adulti, per arrivare poi a quelli per ragazzi. Alcuni mi chiedono di fare i doppiaggi per strada, ma non posso ogni volta”.
Pino ha svelato così alcuni retroscena della sua vita privata. Abbiamo conosciuto così meglio uno dei personaggi che soprattutto negli anno ’80 e ’90 ha appassionato milioni di telespettatori.