Domenica In, Mara Venier nelle grane con il PD: errore o agguato?
La conduttrice di Domenica In Mara Venier al centro delle polemiche. Il PD la rimprovera di aver preso le distanze…
La conduttrice di Domenica In Mara Venier al centro delle polemiche. Il PD la rimprovera di aver preso le distanze dalla campagna femminista voluta da Mara Carfagna.
Mara Venier e la sua Domenica In sono attualmente al centro di alcune critiche venute alla conduttrice dopo l’ultima puntata della trasmissione. Stavolta non c’entra nulla la guerra agli ascolti, ma la questione si muove entro i confini della politica. Sembrerebbe infatti che la conduttrice sia venuta meno a un impegno che alcuni deputati del PD ritenevano essenziale per la TV di Stato. Vale a dire il sostegno manifesto verso la campagna contro la violenza sulle donne promossa in Parlamento da Mara Carfagna.
“Non è normale che sia normale”, recitava lo slogan scelto per promuovere la giornata nazionale contro qualsiasi genere di abuso verso il gentil sesso. In moltissime tra le celebrità vi hanno aderito, specie attraverso il web. Peccato invece che, secondo i più combattivi portavoce della polemica, Mara Venier non sarebbe stata dello stesso parere. Anzi, avrebbe dichiaratamente preso le distanze da un’iniziativa volta a promuovere il rispetto della donna manifestando persino i segni di una certa indelicatezza.
Il PD contro Mara Venier, “Teatrino indegno a Domenica In”
La signora della domenica di Rai 1 è accusata di aver invitato l’amico Renato Zero preferendolo alla ben più significativa presenza della madre di Sara Di Pietrantonio. La donna avrebbe potuto contribuire al sostegno della battaglia contro il femminicidio. Invece la sua ospitata è stata cancellata sostituendola con quella del cantante romano amico di Mara Venier. Quest’ultima, secondo l’esponente del PD Enza Bruno Bossio, sarebbe responsabile di aver “sponsorizzato un teatrino indegno usando tutti i luoghi comuni per prendere in giro e ridicolizzare le denunce delle vittime di violenze”.
“Mi chiedo davvero che fine abbia fatto il servizio pubblico”, si è interrogata poi la stessa deputata stando a quanto riportato dal settimanale Oggi. Deputata che, lamentandosi della conduttrice, ha puntato il dito contro le modalità di presentazione dell’ospite tanto discusso. Renato Zero si è prestato infatti ad un siparietto nel quale, comparendo in video a volto coperto, ha interpretato un’anonima figura che si diceva vittima dello sfruttamento del cantante. Una parodia delle vere vittime di violenza giudicata fuori luogo perché in concomitanza con una giornata particolare.
Per il momento la Venier preferisce il silenzio di fronte ad accuse tanto forti, che per qualcuno renderebbero essa stessa vittima innocente della più ampia dialettica tra maggioranza e opposizione.