Lo conoscevamo poco, poi lo abbiamo scoperto sull’Isola dei famosi: lavoratore instancabile, marito innamoratissimo, figlio commosso al ricordo della grande mamma.

Poi, finita l’Isola, Stefano Orfei per un po’ è sparito dalla ribalta televisiva: non il solito prezzemolino a caccia di ospitate ed eventi mondani o pseudo tali per rastrellare un gettone presenza, non interviste fiume in cui raccontare fatti intimi di vita privata. Lui è tornato dalla sua famiglia: il circo. E per circo intendiamo Circo, quello con la C maiuscola, quello che ha fatto la storia del nostro Paese dai film di Federico Fellini ai varietà dei sabato sera. Quello che porta e porterà per sempre il nome della mamma, la grande Moira Orfei, girando incessantemente per tutta l’Italia con la sua colorata carovana di case mobili, teatri smontabili, clown e atleti.

Dopo il rientro dall’Isola dei famosi neppure il pubblico del Circo lo ha visto esibirsi: Stefano si è dedicato alla sua amatissima Brigitta Boccoli, ha fatto il papà, e ha lavorato a nuovi progetti che lo vedranno protagonista sulla scena internazionale. Ha raccolto, insomma, la non facile eredità di sua madre, donna che ha sempre saputo dosare la propria presenza alternando alla vita circense apparizioni televisive e cinematografiche anche di notevole spessore, senza mai dimenticare le proprie radici. Quelle stesse radici che, adesso, per l’estate, chiamano a gran voce il ritorno sulla scena di Stefano il domatore, per ripercorrere un itinerario che è nella tradizione della compagnia, e che per la prima volta da quel lontano 1960 la carovana compirà senza la sua grande Regina: la riviera adriatica.

Per chi, come il sottoscritto, ha legati alle spiagge del nord-est i ricordi di tutta una vita, l’appuntamento con il tendone di Moira è una certezza come il Natale. Proprio qui, lo scorso anno, andai a trovarla per l’ultima volta. E proprio qui, quest’anno, ritroveremo la stessa allegria, la stessa energia, la stessa voglia di divertire un pubblico affezionato e presente. Da Tortoreto Lido fino a Bibione, passando per Cesenatico e Jesolo gli affezionati, gli appassionati, gli innamorati ma anche semplicemente i curiosi di questo magico mondo potranno trovare tempo e modo per tornare bambini insieme ai propri bambini, e con il naso all’insù, rimanere a bocca aperta davanti alle acrobazie dei trapezisti, ridere alle innocenti magie dei clown e applaudire la grande maestria di quello che è internazionalmente riconosciuto come uno dei più grandi domatori al mondo. E andate a vedere da vicino gli animali, scoprite con i vostri occhi l’affetto e la cura con cui vivono insieme alle famiglie che se ne prendono cura. E’ un mondo di affetto, rispetto e solidarietà.

Le belve feroci erano quelle in Honduras.

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