A Scuola di Seduzione con Barbara Fabbroni: affidiamoci al toy boy
Barbara Fabbroni discute sulle opportunità di affidarsi a un toy boy nella rubrica Scuola di Seduzione del nuovo numero di…
Barbara Fabbroni discute sulle opportunità di affidarsi a un toy boy nella rubrica Scuola di Seduzione del nuovo numero di Novella 2000.
Tra il mondo VIP e non solo, sono in tante ormai le donne che preferiscono la compagnia di un uomo più giovane. Un ragazzo, un uomo nel fiore degli anni, che regali loro una seconda giovinezza (o una seconda bellezza), facendole sentire appagate e al tempo stesso influenti. È la favola moderna del toy boy – o gigolò, se non si vuol rinunciare al termine vintage – di cui si è occupata questa settimana Barbara Fabbroni nella sua principale rubrica Scuola di Seduzione.
La psicologa ha passato in rassegna diversi esempi di donne apertesi all’idea di un amore fresco e quasi acerbo, che si affida completamente a loro.
Affascinato da compagne adulte e vissute, lui approfitta dell’occasione, forse anche per colmare le malinconie materne. Ma un legame del genere ha futuro, e soprattutto appaga davvero il cuore? Ce lo racconta Barbara Fabbroni nella sua nuova lezione a Scuola di Seduzione.
Scuola di Seduzione, Barbara Fabbroni: categoria toy boy
“Benvenute nell’epoca dell’amore liquido, tutto accade in una notte, dopo una cena coinvolgente insieme a lui. Giovane, tartarugato, occhi di ghiaccio, bocca carnosa, fascino tenebroso e una carica erotica da far invidia anche a Rocco Siffredi. Sono loro: categoria Toy Boy! Una merce speciale che si può scegliere, volendo, per le più spudorate anche nelle agenzie online.
Tanti sono i giovani ‘in vetrina’ che è possibile avvicinare. C’è chi li lega a sé per periodi lunghi offrendo visibilità, bella vita, soldi, vacanze strepitose e un fiume interminabile di champagne accompagnato da ostriche dell’Atlantico. Chi lo cerca per passare un fine settimana all’insegna della leggerezza e del divertimento. Chi si nutre di una cena e una notte interminabile fatta di sesso, coccole e carezze, poi, via niente più, sia torna al quieto vivere…
Cosa hanno di così speciale? Perché le donne sono attratte da questi giovani? Di speciale molto: regalano un sogno erotico ormai andato sopito. Se un tempo il gigolò faceva girare la testa a molte dive del cinema e signore del Jet Set, oggi è il tempo del Toy Boy… Cambia il nome, ma la sostanza è sempre quella. Ci sono stati gigolò che hanno fatto girare la testa, e non solo, a personaggi ben in vista del mondo blasonato.
Tutte le VIP che hanno scelto di stare con uno più giovane
Basta pensare alla splendida Carolina di Monaco che si è sposata, in prime nozze, con un finanziere francese, lui amava tantissimo le donne, tanto da collezionarne un numero spropositato. Matrimonio, il loro, finito rapidamente e in malo modo. Da non confondere con chi ha relazioni vere e profonde con uomini più giovani, qui si parla d’altro.
La brava Fiorella Mannoia ha una relazione lunga più di dieci anni con il suo giovane compagno. Luisa Corna ha trovato l’amore con un compagno più giovane di lei di 15 anni. In una recente intervista la Corna ha dichiarato sul suo lui: ‘Mi dà sicurezza e serenità, sono contenta di averlo incontrato in questo momento della mia vita’.
Stessa sorte per Lucia Bramieri, uscita dal Grande Fratello ha ricevuto la corte serrata da parte di un ragazzo, giovanissimo, che ha voluto uscire con lei. Lucia ha dichiarato senza pudore: ‘Il mio cuore torna a battere per un Toy Boy’.
La gioventù maschile smuove l’ormone dell’eros. Chiedere per credere a Valeria Marini, la bomba sexy italiana che in un programma Rai porta il suo giovanissimo fidanzato. La Marini evita di parlare durante l’intervista del suo giovane amore, poi la conduttrice ha invitato in studio il giovane uomo che ha rapito il cuore della Valeria nazionale. Gianluigi Martino, nato a Cosenza, giovane, bello, capello lungo, barba incolta, pelle olivastra, con quell’aria da maledetto che non guasta affatto…
Senza falsi moralismi, apriamoci pure al Toy Boy che inebria serate monotone, una quotidianità stantia, la fatica della pressione lavorativa, oppure semplicemente aiuta a superare un momento di scarsa autostima”.