In una lunga intervista, Michele Bravi parla del suo periodo buio, del rinvio del processo e del suo nuovo album

Non sono stati mesi facili, gli ultimi, per Michele Bravi. Come è noto, infatti, il cantante a novembre 2018 è rimasto coinvolto in un terribile incidente, dove ha perso la vita una donna. Da allora il giovane artista si è chiuso in sé stesso, cercando di non sprofondare nel baratro, scomparendo anche dalle scene. A poco a poco, Michele, grazie ad una lunga terapia, è tornato a riprendere in mano la sua vita, e solo qualche settimana ha deciso di parlare pubblicamente dell’accaduto, in una lunga intervista a Verissimo.

Nel mentre prosegue il processo, e lo scorso 23 gennaio Michele Bravi ha deciso di patteggiare, prendendosi la colpa dell’accaduto, per cercare di chiudere, almeno legalmente, questo terribile capitolo. Tuttavia il processo ha subito un rinvio inaspettato all’11 marzo, e solo allora si saprà cosa accadrà. Nel frattempo Michele ha annunciato l’arrivo di un nuovo album, La Geografia del Buio, il cui rilascio è previsto per il 20 marzo. Adesso, inoltre, Bravi, nel corso di una lunga intervista a Vanity Fair, ha raccontato del suo periodo buio, e partendo proprio dal processo, il cantante ha ammesso:

“Mettersi a fare un processo pubblico nei confronti di qualcuno che non c’è più e far subire quel dolore a chi quella persona l’ha persa è una cosa che non farò mai. Ogni volta che si rievoca quel giorno per me è come mettere su un piatto comune qualcosa di molto privato. Prendersi la colpa è la scelta di questa consapevolezza. Mi interessava poter chiudere, almeno legalmente. Per interrompere questo ciclo di dolore. Non avevo previsto il rinvio. Mi auguro che l’11 marzo ci sia una risoluzione. Non ho interesse a lottare per anni rispetto ai tempi della giustizia. Sono tutelativi, ma ogni rinvio è un pugno sullo stomaco. Per me e per l’altra famiglia. In quell’incidente abbiamo già perso tanto”

Ma non è tutto. Scopriamo cosa ha aggiunto Michele Bravi sul suo periodo buio, e come a poco a poco è tornato alla vita.

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