Intervista a Tommaso Ciniglio, lo studente di Veterinaria che si è reinventato modello per le passerelle di D&G. “Il mondo della moda non è solo oro”, ci dice.

Originario di Castellammare di Stabia, da dove è partito per Milano insieme alla madre con un solo biglietto d’andata, Tommaso Ciniglio ha lasciato i promettenti successi negli studi di Veterinaria per rincorrere il sogno di sfilare come modello. E ci è decisamente riuscito, a quel che si direbbe spulciando il suo attuale curriculum. Iscritto all’agenzia Fashion con sede nel capoluogo meneghino, Ciniglio ha sfilato soprattutto per Dolce & Gabbana. Ha posato però anche per moltissimi fotografi molto noti nell’ambiente, porta avanti l’attività parallela di commerciante e starebbe pensando anche a una linea di cosmetici.

Classe ’84 e fascino da vendere, Tommaso Ciniglio si è lasciato intervistare per l’ultimo numero di Novella 2000 dal nostro Armando Sanchez. Il giornalista gli ha chiesto conto della scelta di diventare modello, delle sue peripezie tra passerelle e locali alla moda, e naturalmente dei nei del suo settore.

“Molti pensano che fare il modello sia un gioco. Non è così. Dietro ciò che vedete in passerella c’è un lavoro immane, mesi e mesi di preparazione. Noi indossatori dobbiamo fare fitting continui, poi ci sono e-commerce, show room e così via…

Una volta, durante una sfilata in Sicilia per Dolce & Gabbana, sbagliarono il mio numero di scarpe e dovetti camminare come se avessi dei chiodi conficcati nei piedi. Immaginate il dolore. Questo vuol dire sacrificarsi. Non è tutto oro quel che luccica”.

Guerra a colpi di follower

A tal proposito, Tommaso Ciniglio spiega anche che nel corso della carriera di modello è incappato in qualche personaggio meno serio di altri.

“Non vorrei apparire antipatico, ma a volte sono alcune persone a rovinare l’ambiente. Come quando si effettua un casting. Si pensa più al numero di persone che ti seguono sui social, che all’aspetto fisico. Addirittura sul modulo di presentazione c’è anche uno spazio dedicato a Instagram per sapere quanti follower hai”.

Insomma, se pensavate che i social avessero preso il controllo soltanto sul mondo dello spettacolo, rinverdendo la carriera di una o l’altra star come influencer, vi sbagliavate. A quanto pare, anche le passerelle hanno fatto propria la guerra a colpi di follower.

Tommaso Ciniglio Novella 2000 n. 22 2020
(c) Novella 2000 n. 22 – 19 Maggio 2020

Ma com’è iniziata l’avventura di Ciniglio nella moda?

Avevo iniziato l’Università di Veterinaria, ma dopo un po’ mi sono accorto che non faceva per me.

Nel frattempo stavo facendo alcuni lavori di moda in Campania. Più il tempo passava più mi convincevo che era ciò che volevo. Gli amici mi dicevano: ‘Vai a Milano'”.

E la sua emozione più grande, subito dopo i primi giorni nella capitale italiana della moda, non poteva che rivelarsi la prima volta in cui calcò la passerella per i mentori Dolce & Gabbana.

“Ho calcato la passerella durante la Fashion Week. Avevo l’adrenalina a mille. Il fatto di sfilare davanti a fotografi importanti, critici di moda e personalità internazionali non è cosa semplice. Ma probabilmente per il fatto che adoro troppo il mio lavoro me la sono cavata benissimo.

E allora non resta che augurare a Tommaso un buon proseguimento di carriera…