Sorrida Prego di Emanuele Puzzilli: come superare la paura del dentista
Il dottor Emanuele Puzzilli spiega quando portare i figli piccoli dal dentista e soprattutto come far loro passare la paura…
Il dottor Emanuele Puzzilli spiega quando portare i figli piccoli dal dentista e soprattutto come far loro passare la paura della poltrona.
Purtroppo noi dentisti abbiamo una brutta reputazione, perché mettiamo paura. I nostri attrezzi del mestiere incutono timore, e molti sono davvero terrorizzati quando devono sedersi sulla famigerata poltrona.
Anche i bambini, la prima volta che entrano nello studio ci guardano con sospetto. E questo è uno dei motivi che spingono i genitori a ritardare la prima visita. Un grave errore, sia per la salute dei sorrisi dei figli sia per il loro rapporto con il dentista.
È proprio quella prima visita, infatti, il momento più importante. Se si supera bene l’impressione iniziale, la paura non torna più. Per riuscirci bisogna lavorare insieme: mamma, papà e odontoiatra. Fiducia e collaborazione sono le parole magiche a cui affidarsi per portare a casa il risultato.
L’età giusta della prima visita
“Dottore, quando devo portarle mio figlio per il primo controllo?”. In tanti anni di carriera, questa domanda l’ho sentita centinaia di volte. Io consiglio sempre di prenotare il primo appuntamento quando tutti i denti da latte sono spuntati, cioè intorno ai 3 anni.
Ebbene sì, anche i dentini provvisori vanno controllati. Il fatto che prima o poi cadano non significa che non possano creare problemi. Tra l’altro, non tardare troppo la prima visita è anche un aiuto per combattere la paura.
I bambini piccoli hanno meno “pregiudizi”, e guardano tutto con curiosità. Ai loro occhi il mio studio somiglia molto a un’astronave, fatta di luci e rumori strani! È il gioco la chiave di tutto, capace di aprire qualsiasi porta. Questo vale anche quando bisogna insegnargli a lavarsi i denti. Il metodo scelto deve essere divertente.
Gli spazzolini con i cartoni animati sono un ottimo aiuto, ma ancora di più funziona la complicità con mamma e papà. Lo spazzolamento dei dentini può diventare un piccolo passatempo da fare prima di andare a letto. Si possono usare filastrocche o canzoncine, farsi accompagnare il bagno dall’orsacchiotto preferito oppure istituire un premio se tutti i denti vengono puliti alla perfezione.
I trucchi del mestiere
Attenzione però: vincere la naturale diffidenza che un bambino ha verso il dentista non è solo una questione di psicologia. Ci vogliono anche i fatti, cioè minimizzare le occasioni di fastidio e dolore. Per esempio, lo scanner per prendere l’impronta dentale, di cui ho già avuto occasione di parlarvi. È utilissimo, perché evita il trauma del metodo tradizionale.
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Ancora più efficace è il sistema di sedazione inalatoria cosciente, che nei miei studi utilizzo già da tempo. Si tratta di una semplice mascherina profumata che libera ossigeno e protossido di azoto. È un metodo sedativo efficace e sicuro, perché il bambino rimane vigile e collaborativo ma molto tranquillo. Alla fine dell’intervento basta far respirare ossigeno, e l’effetto svanisce. Un vantaggio per tutti: il piccolo paziente è sereno e il dentista lavora meglio. Via il dolore, via la paura. E tutti sono contenti e soddisfatti.
a cura di Emanuele Puzzilli