Ve lo ricordate il bello e dannato di Falcon Crest, una delle serie televisive made in USA che negli anni ’80 ha incollato al teleschermo milioni di spettatori in tutto il mondo?
Ve lo ricordate il capello fluente e lo sguardo assassino  di Renegade, il bono tutto mascella e sudore che mieteva vittime ad un battito di ciglia attraversando deserti a cavallo della motocicletta in un trench di pelle che pareva essere del tutto indifferente alle conseguenze della traspirazione?
E’ lì che per noi italiani si perdono le tracce di Lorenzo Lamas, sex symbol latino che ha conquistato Hollywood a partire dal 1978 (sua una parte nel mitico Grease) e che per una ventina d’anni ha regnato abbastanza indiscusso sul trono del testosterone, collezionando mogli e figli come fossero francobolli.
Nulla si è più saputo di questo turgido quarto di manzo, che superati ormai abbondantemente i 50 (nasce a Santa Monica – California nel 1958) sarebbe potuto diventare uno dei tanti, dignitosissimi e alcuni bravissimi attori capaci di mollare il personaggio del bello e impossibile per interpretare ruoli più maturi.
Lui no. In una lunga e interessante cronologia pubblicata dal quotidiano spagnolo El Paìs si riesce a ricostruire le rovine di una vita di eccessi e sregolatezze, fatta di tanto, troppo sesso, tanti, troppi soldi e troppo poco senso della realtà:
Lamas si sposa 5 volte, dichiara di avere una tendenza a sposarsi con l’intenzione di salvare le persone (cosi sembra aver diagnosticato una sua terapeuta), ma di essersi reso conto di questa debolezza solo dopo il terzo matrimonio. E per non sbagliare se ne è fatti scappare un altro paio.
Ma i macelli in casa Lamas non finiscono qui: il suo primogenito A,J. , bello come il padre se non di più, dopo un’adolescenza burrascosa in conflitto con il mostro sacro della fama paterna, si fidanza con una delle ex mogli, nonchè sua matrigna, buttando definitivamente alle ortiche ogni speranza di recupero del rapporto.
Ma è la professione il campo in cui Lorenzo, dopo aver seminato vento, finisce con il raccogliere tempesta: dopo i grandi successi degli anni 80 e 90, infila una serie di film di quart’ordine in cui continua ad interpretare l’eroe tutto muscoli e feromoni: scopriamo che ha avuto a che fare con squali e polpi giganti intenti a distruggere il mondo, dragoni latini, impatti finali e allerte virali, in una via crucis di infelici apparizioni di bassa qualità che hanno definitivamente messo una pietra sopra la sua carriera di attore.
E siccome il vecchio adagio “finiti soldi finito amore” non mente mai, eccolo dichiarare due volte la bancarotta, sommerso dagli impegni economici imposti dalle ben cinque famiglie.
Oggi, a 58 anni, Lorenzo Lamas si dichiara stufo di aspettare chiamate che non arrivano per film che non si faranno, non ha più un agente e -udite udite- fa il pilota di elicotteri per visite guidate a Los Angels.
Amiche mie non più ventenni, se durante un tour in California volete rivivere l’emozione del toro sudaticcio avviluppato nella pelle di bufalo che vi faceva battere il cuore nei panni del rinnegato, passate uno per uno tutti i tour guidati di Los Angeles dal cielo. Potreste realizzare il vostro sogno di teenager! Oppure andate sul classico e fatevi un toy boy…