Tecniche e “trucchi” del mestiere su come esaltare una bellezza già evidente, secondo l’opinione del dottor Alessandro Gualdi.

Qual è l’obiettivo di un intervento estetico? La domanda può sembrare ingenua, ma la risposta è il faro che guida tutto il mio lavoro. Il mio obiettivo professionale è esaltare la bellezza che c’è in ogni persona che si rivolge a me, utilizzando tutte le tecniche che la scienza mi mette a disposizione, escogitandone di nuove se possibile, evitando di inseguire mode e modelli estetici improponibili.

Esaltare la bellezza che c’è, scegliere la tecnica giusta caso per caso, evitare di inseguire le mode. Ecco i pilastri del lavoro di un chirurgo estetico, secondo me. Se si sbanda da uno di questi, ci si perde tra errori ed orrori… E di orrori in giro se ne vedono parecchi, purtroppo.

Esaltare la bellezza

“Dottore, voglio il nasino come Brigitte Bardot”. Oppure, “… la faccina di Cara Delevingne”. O ancora, “… la bocca di Angelina Jolie”, e via così.

Quante volte, chi fa il mio mestiere, si trova davanti a richieste simili! Se tecnicamente potrebbero anche essere soddisfatte con interventi di medicina e chirurgia più o mento pesanti, dal mio punto di vista sarebbe un grave errore assecondare il desiderio di assomigliare ad altri, invece che trovare la propria bellezza.

Punti di forza e punti deboli

Ciascuno di noi ha dei punti di forza, elementi della propria estetica che risultano belli.

Non stiamo qui a chiederci cosa si intenda per “bello”, ne abbiamo già parlato un paio di settimane fa.

Per comodità, consideriamo bello ciò che piace perché ha caratteristiche di simmetria e proporzione delle forme che risultano gradevoli alla maggioranza delle persone.

Allo stesso tempo abbiamo quelli che sono considerati difetti (altro termine scivoloso: vale quanto detto per il bello, ma al contrario).

Ecco, il mio compito è esaltare gli elementi di forza di ogni volto (limitiamoci al volto per comodità, ma per il resto del corpo è uguale) e correggerne eventuali difetti, che siano questi segni del tempo che passa o “regali” di una natura poco generosa.

Non mi metto a stravolgere lineamenti per creare copie (spesso brutte copie) di chissà quali originali.

Scegliere la tecnica giusta

Avete presente quelle attrici o modelle che da un momento all’altro si sono rifatte al punto da non sembrare più loro?

Qualche nome celebre, per capirci: Meg Ryan, Carla Bruni, Renée Zellweger, Madonna, Nicole Kidmann… Cosa è successo?

Senza generalizzare, un errore comune è cercare di ottenere un risultato, per esempio la cancellazione di rughe o il recupero di pelle caduta causa età, utilizzando la medicina estetica anziché la chirurgia.

Per chiarirci, con i filler di acido ialuronico, con i lipofilling, anche con il botulino si possono eliminare rughe, correggere piccole imperfezioni, riempire gli zigomi… Ma se si esagera con l’effetto tirante dei filler o del botox, si rischia di stravolgere i lineamenti, di creare una maschera irriconoscibile.

Un lifting è un’operazione chirurgica, quindi sicuramente più invasiva delle iniezioni. Ma in casi di intervento importante, dà un risultato naturale, duraturo e armonioso, al contrario di un eccesso di filler.

Sempre aggiornati

Dal 1994 è vietato usare il silicone come filler, perché la ricerca medica ha scoperto che è dannoso per la salute.

Ancora oggi, a distanza di quasi trent’anni, mi capita di incontrare pazienti che devono rimediare a errori estetici del passato. O, peggio, fatti recentemente da sedicenti esperti che ancora utilizzano prodotti banditi.

Anche filler e botulini legali, se usati senza scrupoli, possono creare conseguenze non recuperabili facilmente.

Per questo è fondamentale rivolgersi sempre a professionisti seri, che siano aggiornati con le tecniche di medicina e chirurgia estetica, conoscano perfettamente i materiali che usano, e, soprattutto, sappiano consigliare per il meglio, evitando di assecondare ogni richiesta, anche le più assurde.

La faccia non è un vestito

Ciascuno è padrone del proprio corpo, è libero di scegliere di rifarsi quello che vuole e come vuole. Però un intervento che modifica i lineamenti è una trasformazione importante, spesso definitiva, che coinvolge tutta la persona, non solo la sua estetica.

Per questo credo che un buon chirurgo estetico debba anche essere un po’ psicologo. Per capire quando la richiesta di una bocca ipercarnosa, per esempio, sia un desiderio passeggero stimolato dalla moda del momento o una reale finitura che possa migliorare la vita della paziente.

Il volto (più di ogni altra parte del corpo) è il nostro biglietto da visita per il mondo: chi vorrebbe presentarsi con un cartellino che porta il nome di un altro?