Belle da Vicino di Alessandro Gualdi: riassegnazione sessuale e chirurgia estetica
Applicare la chirurgia alla riassegnazione di sesso: il caso di Nats Getty, pronipote del celebre petroliere, esposto da Alessandro Gualdi.
Il caso di Nats Getty
Ha colpito tutti la foto postata da Nats Getty, pronipote del magnate del petrolio, sul suo profilo Instagram. Lo ritrae a petto nudo, con in vista le cicatrici ancora fresche dell’operazione cui si è sottoposto per eliminare il seno.
Con quell’immagine, il modello e influencer ha annunciato la sua transizione da donna a uomo, abbracciato alla moglie Gigi Georgeous, anche lei modella e influencer, anche lei trans, ma in senso inverso: da uomo a donna.
“Confinato in un aspetto non mio”, scrive Nats, nato Natalia. “Ho trascorso tutta la mia vita non in sintonia con il corpo in cui ero nato e in cui ero stato confinato, con un aspetto che non corrispondeva alla mia mente o alla mia anima.
Fino a poco tempo fa non mi sentivo a mio agio ad ammetterlo a me stesso, sino a quando non sono stato in grado di guardarmi dentro e riflettere veramente sul mio io autentico. Questo intervento è qualcosa che volevo da anni, e non posso credere che finalmente avrò il petto che ho sempre sognato”.
Quanta sofferenza dietro quella decisione di iniziare una strada difficile, dolorosa fisicamente e psicologicamente, per avere un corpo che assomigli all’immagine che ha di sé, anche accettando compromessi.
Psicologia e ormoni per iniziare
Dal punto di vista medico, il cambio di sesso è un percorso lungo, che richiede interventi psicologici, ormonali e chirurgici.
Come ha sottolineato Nats Getty, una profonda riflessione sulla propria identità è fondamentale. Poi, accettato di voler intervenire attivamente per adattare il corpo a sé stessi, occorre iniziare con gli ormoni.
Sono questi a influire sulla crescita o meno della barba, sul tono della voce, anche sulle zone di accumulo di grasso che disegnano le curve, più femminile su fianchi e cosce, più maschile su addome.
Ma il passo decisivo, e definitivo, è chirurgico.
Cicatrici che restano
Le cicatrici che segnano il petto di Nats sono molto evidenti perché recenti. Con il tempo i segni si ridurranno, ma non spariranno mai del tutto, perché eliminare i seni è un’operazione invasiva.
Occorre svuotare il petto dalle ghiandole e dal grasso, togliere la pelle in eccesso, e anche ridisegnare le areole per renderle più maschili. Lascia meno tracce un’operazione di mastoplastica additiva per creare il seno a un uomo, che toglierlo a una donna.
Chirurgia definitiva
La chirurgia plastica è la via anche per ridisegnare i tratti del viso, per femminizzarli o mascolinizzarli, e per ridurre la sporgenza del pomo d’Adamo, un dettaglio estetico che per alcuni è estremamente importante.
Ma il passo più complicato, psicologicamente e tecnicamente, è sicuramente la trasformazione degli organi sessuali. Ci sono esperti specializzati nella trasformazione di peni in vagine e viceversa. È un campo della chirurgia in continua evoluzione. Ma – è bene dirlo – per ora i risultati sono ancora un’approssimazione, più o meno soddisfacente ma sempre di approssimazione si tratta. Si possono avere rapporti, per togliere un dubbio che in molti hanno, anche provando piacere, ma resta un’esperienza diversa.
Transgender non binaria
Eppure, pur sapendo che per ora è impossibile avere un corpo completamente femminile o completamente maschile se la sorte ha deciso diversamente alla nascita, ci sono persone che accettano incredibili sacrifici pur di avvicinarsi alla propria immagine.
Nats, nello specifico, si definisce transgender non binaria, cioè un genere sessuale che non si riconosce nella dicotomia uomo-donna.
L’operazione le ha dato un petto senza seno, perché così doveva essere il corpo della sua anima. Ora si sente a posto, serena, felice. E così è per la moglie, che si è conquistata la femminilità che la nascita le aveva negato.