Feuerbach insegna

Feuerbach, filosofo del XIX secolo, sosteneva: “L’uomo è ciò che mangia”. La frase può apparire eccessiva, ma l’alimentazione, sia come quantità sia qualità, condiziona la nostra salute.

Gli studi scientifici dimostrano che le persone in sovrappeso o obese, oltre ad avere il sistema immunitario meno efficiente, corrono un rischio maggiore. Quello di sviluppare malattie metaboliche come il diabete e la dislipidemia (alti livelli di colesterolo e trigliceridi), malattie cardiovascolari come l’ictus e l’infarto, malattie respiratorie (quali le apnee notturne).

I soggetti in sovrappeso hanno anche una maggiore predisposizione a malattie dell’apparato digerente (per esempio reflusso gastroesofageo, calcoli della colecisti). Ma anche problemi a carico delle articolazioni (dolori causati da artrosi a ginocchia, anche e schiena), disturbi della sfera sessuale (impotenza), disturbi ginecologici (irregolarità mestruali, sindrome dell’ovaio policistico), infertilità, disturbi dell’umore (per esempio depressione).

Inoltre l’obesità aumenta il rischio di sviluppo di alcuni tumori (per esempio il tumore colon-rettale, della colecisti, della mammella e dell’endometrio).

Cosa provoca l’obesità

I meccanismi scatenanti l’obesità sono vari. Per esempio possono contribuire cause endocrine e metaboliche, farmacologiche o fattori psicologici. Ma in genere il sovrappeso si associa a un aumento del consumo di cibi ricchi di grassi e zuccheri e a una riduzione dell’attività fisica.

Se abbiamo a cuore la salute oltre che l’aspetto, dobbiamo correre ai ripari. Assumendo meno calorie di quante ne consumiamo perdiamo peso. Sì, ma biamo perso massa grassa?

Con semplici controlli possiamo accorgerci se abbiamo eliminato alcuni chili attraverso la distruzione della massa muscolare con riduzione del metabolismo.

Il metabolismo basale (calorie bruciate nelle ventiquattr’ore dal nostro organismo per la sopravvivenza) è direttamente proporzionale alla massa muscolare. Inoltre, il nostro organismo si abituerà al ridotto apporto nutrizionale, quindi adatterà il metabolismo al nuovo regime alimentare. Conseguenza: sarà molto facile riprendere i chili persi e sempre più difficile riperderli.

In nostro soccorso viene il trattamento chetogenico, chiamato anche LIPOSUZIONE ALIMENTARE in quanto consente di perdere massa grassa senza intaccare la massa magra.

Cosa s’intende per liposuzione alimentare

Il trattamento chetogenico viene talvolta erroneamente definito “dieta proteica”. In realtà è una terapia alimentare in cui l’alimentazione prevede un corretto apporto di proteine.

La chetosi alimentare è il meccanismo fisiologico che si instaura in un organismo sano, quando l’assunzione quotidiana di carboidrati scende sotto dei 50g circa.

La LIPOSUZIONE ALIMENTARE è un trattamento breve, ma essendo la chetosi alimentare una condizione fisiologica, l’organismo sarebbe in grado di affrontare periodi anche relativamente lunghi senza assumere zuccheri, che è in grado di produrre.

In sostanza, si dimagrisce perché si consumano acidi grassi di riserva per produrre il glucosio di cui l’alimentazione è priva. Vengono invece considerati essenziali (l’organismo non è in grado di sintetizzarli) soltanto un gruppo ristretto di aminoacidi e due acidi grassi che quindi devono necessariamente essere introdotti con l’alimentazione.

Entro 36/48 ore, l’organismo in uno stato di chetosi. Grande vantaggio per il paziente che non sente lo stimolo della fame, vale a dire una delle cause più frequenti di fallimento delle dietoterapie.

Il protocollo prevede l’utilizzo di un integratore appositamente formulato, AMIN 21 K, affinché si sviluppi la chetosi. In questo modo la nostra figura si rimodella eliminando l’adipe dalla pancia, dai fianchi e da tutte le zone dove tipicamente accumuliamo il grasso. Insomma, viene attaccata solo la “massa grassa” mantenendo e, a seconda del caso, rafforzando la “massa magra”.

La breve durata dei trattamenti proposti, l’azione della chetosi e il supporto del medico o del biologo nutrizionista garantiscono un dimagrimento fisiologico, rapido, sano e sicuro.

Decine di migliaia di casi studiati dimostrano che, con un trattamento, si può “perdere” in media tra il 7 e il 10% del peso iniziale.