Se pensate che Renato Zero non abbia mai avuto paura del palco sbagliate di grosso. Perché il 66enne più famoso a Roma (e non solo) dalle colonne de Il Corriere della sera racconta un particolare di quella serata in cui è stato ospite a Sanremo, condotto da Carlo Conti. «Tremavo come una foglia: sono rimasto piacevolmente colpito da questo stato d’animo. Emozione e pathos non devono mai sparire, altrimenti ci limitiamo a essere dei replicanti». Sabato sera, invece, sarà su Raiuno per Arenà – Renato si racconta: tre ore di ospite, racconti e ricordi. Nell’intervista rilasciata al Corriere Renato Zero dice di aver immaginato una serata su misura per sé, dove ci sarà spazio per l’ultimo album Alt.

 «Non mi piace la solitudine forzata che ci circonda:bisogna staccarsi da Facebook e parlare nelle piazze», afferma il famoso cantante. Che lancia un monito a tante persone, ormai in simbiosi con la tecnologia. Renato Zero non trova stimolanti nemmeno i talent. Anche se li difende così:  «Sono un palestra e danno una telecamera a chi spera di diventare cantate». Lui la gavetta l’ha fatta al Piper di Roma: a stretto contatto con la gente. Quando tutti lo conoscevano come Renato Fiacchini, agli albori della sua carriera.

 

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