Belle da Vicino di Alessandro Gualdi: come rivitalizzare i capelli in estate
Prendiamoci cura dei capelli anche in vacanza: ecco tutti i consigli utili del dottor Gatti, sotto l’ombrellone e al ritorno dalle ferie
Temperature estreme quest’anno, soprattutto per chi ha scelto il Sud Italia per le vacanze. Sole potente come raramente si è visto. La protezione per la pelle è ormai un’abitudine consolidata, quasi per tutti. E i capelli? E il cuoio capelluto? Spesso non ci si pensa, ma il sole picchia forte anche lì, e può fare danni. Meglio prevenire, finché si riesce, e poi rimediare per ridare forza e vigore alla chioma.
Come proteggersi
L’accoppiata sole e salsedine ha sui capelli le stesse conseguenze che ha sulla pelle, conferma Jonatann Gatti, dottore esperto di medicina estetica e tricologia che lavora con me da anni.
La disidratazione è il nemico da affrontare. Esistono in commercio prodotti specifici che proteggono i capelli dal sole, ne esistono tantissimi e non è questo il luogo per raccomandarne uno o l’altro. Basta leggere con attenzione le etichette, per individuare quelli più adatti alle proprie esigenze.
Inoltre il consiglio è di non tenere il sale sui capelli, di sciacquarli dopo il bagno in mare, se si può, o almeno ogni sera appena tornati a casa.
Protezione solare anche in testa
Un discorso analogo lo si può fare per il cuoio capelluto. La pelle della testa è particolarmente esposta al sole, soprattutto nel caso in cui abbiamo pochi capelli, per un principio di caduta o per genetica (i rossi e i biondi hanno in percentuale meno capelli dei bruni).
Spesso, dopo aver riempito ogni angolo del corpo di protezione solare, si dimentica di spalmarla anche lassù. E invece è indispensabile, perché la pelle sulla testa è particolarmente soggetta a ustioni, e macchie, melanomi e tumori della pelle sono tutt’altro che rari.
Per inciso, è rarissimo che uomini e donne con i capelli abbiano problemi di questo tipo alla cute della testa. Coprirsi con un cappellino può aiutare, ma se da un lato elimina l’esposizione diretta ai raggi solari, dall’altro limita l’ossigenazione della cute, altro nemico della pelle.
Meglio – ripetiamolo – proteggersi con prodotti specifici, e quando possibile starsene all’ombra.
Biorivitalizzare è la regola
Comunque sia poi andata l’estate, con più o meno prevenzione e più o meno attenzione, al ritorno può essere utile un ciclo di trattamenti per reidratare in profondità il cuoio capelluto e ridare forza e vigore ai capelli.
Iniezioni di biorivitalizzanti a base di acido ialuronico con amminoacidi specifici possono dare ottimi risultati fin dalla prima seduta.
In genere un ciclo di massimo tre sedute è ottimale per chi non ha particolari problemi, se non la necessità di ridare forza al cuoio capelluto.
Se invece l’esigenza è stimolare la ricrescita dei capelli, allora possono servire cicli di sedute più consistenti.
100 metri di capelli al giorno
Anche l’alimentazione è fondamentale nella salute dei capelli.
“In media abbiamo qualcosa come 200mila follicoli in testa, e ogni capello cresce di circa mezzo millimetro al giorno. Vuol dire che produciamo qualcosa come 100 metri di capelli al giorno. Uno sforzo che richiede tanti ingredienti: nutrienti come rame, magnesio, vitamine, un’efficace apporto di sangue, un ottimale equilibrio ormonale… Se qualcosa di questi ingredienti manca, i capelli soffrono, non crescono, cadono”, spiega sempre il dottor Gatti.
Quindi va da sé che in caso si abbiamo i capelli indeboliti, la prima cura è ridare loro i nutrienti di cui hanno bisogno.
Il nostro studio è tra i pochi in Italia dove eseguiamo l’esame genetico, che fornisce indicazioni scientifiche precise per creare una cura su misura per le esigenze di ciascun paziente.
Un modo per garantire capelli di nuovo sani, se maltrattati in vacanza, e anche per curare principi di caduta.
La cornice del volto
I capelli sono un elemento fondamentale nell’aspetto di una persona, e di conseguenza contribuiscono all’equilibrio e al profondo benessere psicofisico. Un motivo in più per prendersene cura.
a cura di Alessandro Gualdi e Jonathan Gatti