Miguel Bosè: il primo amore e la prima volta… con Amanda Lear
Miguel Bosè e gli amori scandalosi: dalla passione sfrenata per l’attore Helmut Berger alla prima volta con Amanda Lear
Miguel Bosè e l’amore per Helmut Berger
Sul nuovo numero di Novella 2000 che trovate in edicola da domani, il nostro Pierluigi Gaudio integra per così dire le dichiarazioni rilasciate da Miguel Bosè nella sua ultima autobiografia, e che già noi di Novella2000.it vi avevamo in parte riferito.
Il cantante, attore e star internazionale è autore di Il figlio di Capitan Tuono, dove senza pudore e filtri ripercorre i traumi familiari, il periodo di giovane “delicato e gentile” in eterno scontro con il modello paterno, decantato sciupafemmine e macho per tutta la Spagna.
A lungo ritenuto anch’egli sex symbol, corteggiato dalle donne più belle del mondo, solo pochi anni fa Miguel Bosè ha fatto coming out come omosessuale. La sua storia più importante è stata quella con Nacho Palau.
Prima della rottura, Bosè e lo scultore hanno avuto due coppie di gemelli da madri surrogate, e si sono scontrati in tribunale per il loro affidamento. L’amore più travolgente di Miguel Bosè pare tuttavia sia stato quello con l’attore Helmut Berger (Il giardino dei Finzi Contini, Mia moglie è una strega).
Della loro travolgente passione Bosè rivela oggi:
“Un’attrazione, un desiderio irrefrenabile, un abbraccio strozzato di carezze, qualche bacio rubato ad ogni angolo”. E ancora: “Infine, un letto, in silenzio, notte dopo notte. Una passione sfrenata, pelle contro pelle, sesso, tanto sesso, sudore a morsi”. Poi: “A tavola, ci sedevamo sempre accanto, come per puro caso, e sotto ci toccavamo fino a rabbrividire… pur mantenendo la compostezza e il viso”.
Pare che l’attrazione per Berger fosse condivisa da Bosè con la madre Lucia, segretamente invaghita dell’interprete austriaco.
La prima volta con la musa di Dalì
Intorno alle esperienze con il gentil sesso, d’altro canto, Miguel Bosè ha rievocato la sua prima volta con una donna. Non una donna qualunque, ma Amanda Lear.
L’artista francese ha commentato quanto scritto dall’amico Miguel Bosè nella sua autobiografia, durante l’ultima puntata di Verissimo.
“Non capisco perché Miguel abbia raccontato questa cosa privata. Si vede che gli ho lasciato un bel ricordo”.
All’epoca del loro incontro sotto le lenzuola, Bosè aveva 17 anni e la Lear 34. Galeotto fu un comune soggiorno presso la villa di Salvador Dalì in Catalogna.
“Lui era il figlio del grande torero Dominguín,” ha proseguito Amanda Lear, “che era un grande conquistatore ed era preoccupato che Miguel fosse troppo delicato… Luis me lo ha sbattuto praticamente tra le braccia. Io e Miguel siamo andati a fare una passeggiata, ed è successo”.
Tra droghe e complotti
A interdire, in ogni caso, non sono solo le dichiarazioni rilasciate da Miguel Bosè nell’autobiografia appena pubblicata. Ultimamente, infatti, il cantante si è lasciato andare a esternazioni molto discusse. Le più controverse, quelle a commento della pandemia da Covid-19, che Bosè ascrive a un progetto di cospirazione globale.
Il pubblico è rimasto però a bocca aperta anche di fronte alla sua confessione di aver fatto uso di droghe.
“Pensavo che fossero necessarie per me, legate alla creatività”, ha rivelato solo qualche mese fa. “Ma da un giorno all’altro le droghe smettono di essere tue alleate e diventano il tuo nemico. Sono arrivato a consumare quasi due grammi di cocaina al giorno, oltre a fumare marijuana e a prendere pastiglie. Con questa roba ho smesso solo 7 anni fa, ma è per sempre”.
A fine della sua ricostruzione, il giornalista Gaudio appone una chiosa che non possiamo contraddire:
“Sei stato un mito Miguel, torna buono. Torna a essere la faccia pulita e sarcastica della musica internazionale. Tu stesso e noi tutti ne gioveremo. Ti aspettiamo”.