Alfonso Signorini torna a parlare della discussa frase sull’aborto
A Il Corriere della Sera, in una lunga intervista, Alfonso Signorini torna a parlare della frase molto discussa sull’aborto
Alfonso Signorini e la discussa frase sull’aborto
Il conduttore del Grande Fratello Vip Alfonso Signorini ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Corriere della Sera. Si è tanto parlato del reality show, del politicamente corretto e della frase sull’aborto da lui pronunciata e che tanto ha fatto discutere i telespettatori da casa.
Dichiarazioni che hanno suscitato diverse polemiche tra i telespettatori e che hanno portato Alfonso Signorini a intervenire per fare chiarezza una volta per tutte. Tema che è stato affrontato, come dicevamo, anche nell’intervista che il conduttore ha lasciato a Il Corriere della Sera. A riguardo il direttore di Chi ha spiegato:
«Stavo parlando della cagna di Giucas Casella all’interno del GF. Una battuta è stata estrapolata ed è diventata un caso. Anche il contesto deve essere valutato».
E proprio su quest’ultimo punto, Alfonso Signorini ha fatto sapere: «Certo, sono il primo a dirlo, è un contesto molto cialtrone. Il noi è stato un errore se io avessi voluto coinvolgere Endemol o Mediaset, ma parlavo per me, non mi permetterei mai di esprimere opinioni a nome loro. Uso spesso il plurale maiestatis, non posso? Ammetto che sarebbe stato un errore se fosse stato un discorso serio in un contesto serio».
Continua per leggere le altre parole di Alfonso Signorini nella prossima pagina…
Le parole di Signorini sui vipponi e non solo…
Nell’intervista a Il Corriere della Sera, Alfonso Signorini ha espresso un giudizio generale anche sui concorrenti e ha ricordato il momento in cui è stato costretto a intervenire:
«La stupidità è una cosa, il preconcetto è un’altra. Alcuni concorrenti sono più stupidi che razzisti? Certo che sì. A un certo punto la situazione era sfuggita di mano e mi sono sentito in dovere di parlare a tutti e dargli un consiglio: uscite piuttosto che dare il peggio di voi come state facendo, vi fate del male da soli».
E ancora Alfonso Signorini su questo punto ci ha tenuto a fare presente:
«Non si può fare del GF un campione di correttezza, è un programma per sua natura politicamente scorretto; la diretta non si può edulcorare né si può dare una visione della realtà diversa da quella che è. Nelle edizioni precedenti eravamo più rigorosi e inflessibili, e ci sono stati attriti e contrasti nel gruppo di lavoro. A me ad esempio la squalifica di Fausto Leali per la N-word era sembrata esagerata e fuori luogo. Fin dall’inizio ho messo sul tavolo che volevo un’edizione che fosse più spregiudicata come è nella natura del programma».
E sulle varie esternazioni dei vipponi che hanno diviso il pubblico (tanto che in molti spesso hanno chiesto squalifiche varie), Alfonso Signorini ha concluso:
«Quest’anno alcune espressioni sono state decisamente fuori luogo e le abbiamo condannate sempre con fermezza, ma sappiamo distinguere cosa è veramente ingiurioso da quanto invece è provocatorio, frutto di un’esasperazione o stupidità. Poi i social trasformano tutto in un caso nazionale, ma se ragionassimo solo con il politicamente corretto non dovremmo nemmeno andare in onda 24 ore su 24».
Intanto Alfonso Signorini è pronto a chiudere (lunedì in prima serata) la sua terza edizione da conduttore del GF Vip 6. Chi vincerà?