Studio Resente: l’orgoglio di essere Italiani
L’orgoglio di essere Italiani nonostante le incoerenze (quando non addirittura le falle) del programma di governo
Un governo proiettato verso l’esterno
Onestà! Rispetto! Correttezza! Termini forti, che dovrebbero essere applicati in ogni momento da chi si permette e ha accettato di governarci e da tutta la classe politica. Stiamo vivendo e subendo una grande e pesante crisi economica, e il nostro Primo Ministro, scelto da Mattarella perché doveva essere il grande artefice della riscossa dell’Italia, è tutto proiettato a stabilire sanzioni contro la Russia, preoccuparsi dei profughi e fornire armi.
Ma Draghi e tutti i suoi ministri e tecnici stanno vivendo e comprendendo quello che stanno subendo gli Italiani? I prezzi stanno aumentando con incrementi mai visti. Il pane verso il 50%, lo stesso per la pasta, verdura forse triplicata… Si parla di incrementi del costo della vita di oltre 5.000 euro annui, dato sicuramente già superato vista l’impennata dei prezzi.
Sì, però, piccolo particolare, questi soldi bisogna averli. Non basta dire quanto sarà l’incremento, ma anche valutare se le famiglie, le persone, abbiano la possibilità di affrontare questi aumenti.
Partiamo dai pensionati: cosa devono fare per sopravvivere? Sicuramente prima di tutto non scaldarsi, ma è giusto? Dov’è lo Stato? Tutto proteso ad intervenire ed aiutare situazioni esterne, dimenticando i propri cittadini.
Poi, a tal proposito, un dubbio che ho da giorni e al quale non ho trovato risposta: il governo Draghi ha detto che non abbiamo problemi di fornitura del gas, in quanto abbiamo il più grande deposito europeo. Benissimo. Allora, visto che il gas l’aveva in casa, perché non ha continuato a venderlo al prezzo effettivamente pagato, invece di aumentarlo subito speculando e traendo profitto facendolo pagare più caro suoi cittadini?
C’è chi specula… e chi no
Ma tornando sulla situazione economica generale: vorrei condividere con voi alcune riflessioni sulle scelte e sulla mancanza assoluta di interventi volti a fronteggiare la crisi, e a favore dei cittadini italiani. Cosa che dovrebbe essere la priorità di questo governo.
Draghi ha tassato al 10% i super guadagni fatti da alcune imprese, grazie al rincaro dei prezzi energetici. Parliamo di tassazione dei super utili, e non sono stati annullati o tassati del 50%. Situazione condivisibile: metà a loro e metà allo Stato, ma solo del 10%, il minimo.
Il governo, dunque, è a conoscenza che diverse società hanno aumentato in maniera non giustificata i prezzi, incrementando i loro guadagni.
Come commercialista, ho aziende che hanno trasferito gli aumenti ai loro clienti, ma non hanno speculato! Invece abbiamo società che hanno dato luogo a incrementi dei prezzi che non trovano del tutto riscontro sull’incremento delle materie prime, ma che hanno consentito extra profitto e che si ripercuote sui cittadini! Ma perché proteggere queste imprese? Il Presidente del Consiglio può cortesemente darci delle valide giustificazioni?
La Riforma del Catasto
Il Presidente Draghi ha tra le sue priorità la riforma del Catasto, che sicuramente aumenterà la tassazione degli immobili. Nel suo intervento al Parlamento, infatti, Draghi ha ribadito che il sistema di calcolo è degli anni Trenta, e deve essere rivisto nei parametri. Solo chi risulterà in regola con questi non subirà aumenti.
Ma è ovvio che, se andiamo a ricalcolare le rendite con nuove regole, difficilmente queste non incrementeranno, con conseguente aumento delle varie imposte che gravano sugli immobili! In un momento di grave crisi nel quale la maggioranza delle famiglie italiane sta cercando di far quadrare i conti, il Primo Ministro imposto per fare gli interessi degli Italiani si comporta così?
Basta! Finiamola con le informazioni non corrette. Difendiamo la nostra libertà e la nostra democrazia per la quale i nostri genitori, i nostri nonni hanno lottato. Dobbiamo loro rispetto!
Orientamenti dei mass media
Emblematiche a tal proposito sono state le dimissioni del professore D’Orsi, storico collaboratore de La Stampa, che non potendone più delle scelte editoriali del direttore Massimo Giannini, ben conosciuto per i suoi orientamenti politici, ha deciso di allontanarsi dal giornale e di non comprarlo più.
La Stampa, come La Repubblica e diverse testate locali, oltre a emittenti radiofoniche, è di proprietà del gruppo GEDI SPA, che fa riferimento alla famiglia Agnelli. A ognuno lascio le opportune valutazioni sull’informazione in Italia!
Quello che è necessario in questo momento è un pesante intervento da parte del governo, per combattere l’inflazione e la perdita di potere d’acquisto delle famiglie e dei cittadini, con misure volte a contrastare l’aumento ingiustificato dei prezzi.
Nello stesso tempo il governo deve intervenire sull’apparato produttivo, evitando sia fallimenti che chiusure con conseguente perdite consistenti di posti di lavoro.
L’obiettivo del Presidente del Consiglio Mario Draghi deve essere l’Italia e gli Italiani, come dallo stesso è stato ribadito in alcune conferenze stampa, ma che non trova riscontro nel suo operato.
Con il giuramento ha assunto un preciso impegno e deve rispettarlo. Alcune scelte non sono per nulla condivise dalla maggioranza degli Italiani, come risulta dai social, e pertanto deve – senza ulteriori perdite di tempo – iniziare a procedere.
Non è più il tempo dell’attesa, la crisi sta avanzando, la gente inizia ad avere problemi già verso il 20 del mese. Le aziende hanno difficoltà a reperire le materie prime, alcune chiudono perché la produzione non può andare avanti per l’incremento dei prezzi. Ma nulla si fa, si parla di sanzioni e aiuti, ma il cittadino italiano non esiste. Forse perché qualcuno ha deciso che dobbiamo scomparire perché siamo i migliori al mondo? Non lo possiamo accettare, io voglio continuare a gridare al mondo “SONO ITALIANO”!
a cura di Alessandro Resente