Ancora critiche per Selvaggia Lucarelli: gli insulti si spostano dal web alla porta di casa
Quanto è sottile il confine tra il mondo del web e la vita “reale”? Dopo le polemiche sollevate contro la pagina…
Quanto è sottile il confine tra il mondo del web e la vita “reale”? Dopo le polemiche sollevate contro la pagina Facebook “Sesso, droga e pastorizia” Selvaggia Lucarelli è finita nel mirino di alcuni utenti inferociti, che hanno preso d’assalto il suo profilo con commenti e insulti. Nonostante siano passate alcune settimane, pare che i toni della discussione non si siano placati. La giornalista, infatti, si è ritrovata “protagonista”, suo malgrado, di un evento su Facebook.
L’appuntamento, creato dal gruppo Pastorizia Never Dies, invita i partecipanti a radunarsi sotto casa della Lucarelli, il cui cognome è stato per l’occasione storpiato in modo decisamente offensivo.
Di fronte all’iniziativa, Selvaggia non si è scomposta e ha risposto a tono, ma sempre con la sua solita ironia: «Ciao pecorelle – ha scritto -, forse non sapete che sono cresciuta in uno dei quartieri sudamericani col più altro tasso di criminalità. Quanti siete? 252? 500? 1000? Nessuno perché come al solito ve la fate nel pannolone? Bene, io e gli amici miei che hanno preso un Ryanair stamattina da Bogotà vi aspettiamo. Poi se mi levano la fascia di capitano ‘sti cazzi».
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