Sulla mia intervista a MOW: una precisazione su Elodie
Il direttore di Novella 2000 Roberto Alessi precisa le parole rilasciate alla rivista online MOW a proposito della cantante Elodie
Bella intervista, ma…
Sono stato intervistato per la rivista online MOW e ne è uscita una bella chiacchierata, per certi versi più che perfetta. Ma c’è un “ma”, e lo attribuisco al costume poco felice che talvolta il Web ha, di voler dare la caccia alla notizia “negativa”, che diventa più facilmente virale sacrificando però la verità.
E la verità, soffermandoci sui contenuti dell’intervista che ho rilasciato, c’è ed essendo grande come una casa non posso proprio sacrificarla.
Mi hanno chiesto cosa ne pensassi del nuovo look di Elodie, della quale non posso parlare che bene. E nel corso dell’intervista lo dico, sottolineo quanto sia bella ma soprattutto piena di talento. Le hanno detto che negli ultimi tempi starebbe imitando qualcun’altra, nella fattispecie Beyoncé, e ho dato il mio parere in merito.
Il mio parere su Elodie
Ho rimarcato che Elodie non ha nessun bisogno di imitare la collega d’oltreoceano, perché ha già una sua personalità definita che non abbisogna di compensazioni. D’altra parte ho anche detto che Beyoncé ha un talento così straordinario che nessuna avrebbe veramente il coraggio di mettersi al suo pari.
In seguito mi hanno domandato se vedrei bene Elodie in ruoli diversi dalla cantante, considerando che nei suoi videoclip non si limita a usare la voce ma si muove e balla.
Al contrario di come la mia risposta è stata ripresa, non ho affatto “bacchettato” Elodie. Nelle mie intenzioni c’era di notare che muovere un po’ le gambe in un videoclip non può fare automaticamente di Elodie una ballerina o una performer a tutto tondo, che balla, recita, canta e presenta come la Carrà.
Penso sinceramente che Elodie sia una straordinaria interprete, elegante, sensuale e talentuosa. D’altra parte credo che prima di poter individuare una nuova “Raffa” nel mondo dello spettacolo – e sono sicuro che Elodie mi darebbe ragione – dovrà ancora passare del tempo.
Vostro, Roberto Alessi