Alla ricerca di… ‘Torino alla carbonara’ con Elena D’Ambrogio
La nostra Elena D’Ambrogio ci racconta l’apertura di un ristorante di famiglia a Torino, nel periodo più duro della pandemia
QR, Quadrilatero Romano: cos’è e dove si trova
A Torino il solstizio d’estate bacia la realizzazione di un sogno. Il nostro, quello della famiglia Navone, che da sempre pensava di ampliare il proprio mondo imprenditoriale, già consolidato tra i costruttori, aprendolo a quello della ristorazione.
Occorreva aspettare l’occasione giusta, non ci si improvvisa in un ambito nuovo. L’occasione arriva, e nel 2020 si tira su la saracinesca del ristorante tanto desiderato.
Non sono mancati gli imprevisti, che però si mettono in preventivo, non è mancato neanche quello imponderabile che ha devastato il mondo: il Covid.
Impotenti di fronte a una calamità di tale portata, abbiamo affrontato la situazione come sappiamo farlo noi: con fiducia, tanto lavoro, tanti sacrifici e sempre uniti. Perseveranti grazie a quella sicurezza che solo la famiglia ti dà.
La dedizione che ci guida nel “darsi da fare”, e l’entusiasmo per un’attività voluta con convinzione, ci ha permesso di arrivare a oggi e poter finalmente festeggiare il nostro ristorante: QR Quadrilatero Romano, che potete trovare nell’omonimo quartiere torinese, centralissimo e storico, in via Delle Orfane 25.
L’edificio e l’atmosfera
Quando abbiamo visitato i locali la prima volta ce ne siamo innamorati subito. Il nostro tocco nella ristrutturazione lo ha, naturalmente, adattato alle norme vigenti, e personalizzato esteticamente. Ma la struttura, se avessi dovuto disegnarla, l’avrei voluta proprio così come l’ho trovata. Marmi evocativi, inseriti nei mattoni a vista, travoni in legno scuro al soffitto, architravi sotto le volte di passaggio da un ambiente all’altro.
Una scala interna separa i piani su cui il ristorante si sviluppa. Quello inferiore, più easy, dove, pasteggiando si può ammirare, nelle stagere a tutta altezza, la cantina ben fornita e il banco-frigo con i prodotti tipici che utilizziamo per la nostra cucina tipica romana. Il dehor consente anche di godere della bellezza della piazza Emanuele Filiberto – quella della movida torinese – sovrastata dal portentoso Santuario della Consolata,
nostra co-patrona della città, dove quasi tutti i giorni faccio il mio passaggio personale.
A pochi isolati, la piazza del mercato più grande d’Europa: Porta Palazzo, il Municipio di Torino e il Duomo, che custodisce la Sacra Sindone, accanto alle Porte Palatine. Sembra proprio di essere inseriti nella storia, dove le solide tracce di un
passato antico conducono per mano alla responsabilità di un futuro altrettanto potente cui tendere.
Al piano superiore del ristorante si entra invece nell’atmosfera più tipica della trattoria romana, assecondata dall’ineludibile presenza sabauda.
Cucina romana a Torino
Perché a Torino abbiamo scelto di proporre piatti della cucina tipica romana? Pensando di dare un’alternativa alla buonissima e ricca cucina piemontese la scelta è ricaduta sulle specialità capitoline. Esse sposano bene la nostra filosofia di voler rendere la convivialità della tavola un momento rilassante, di semplicità, davanti a piatti invitanti e genuini.
La cucina romana risponde a queste esigenze: è povera ma gustosa.
Un vero piacere per il palato sono la nostra cacio e pepe, passando attraverso l’amatriciana, la trippa, la coda alla vaccinara, i saltimbocca alla romana, i carciofi alla giudia o declinati in ogni modo possibile, nonché l’imperdibile carbonara. Da qui si parte per dar sfogo ai cuochi che, grazie al loro estro e alla stagionalità dei prodotti, propongono varianti interessanti e nuove idee. Ciascuno, con il proprio ruolo, è ben integrato nel lavoro, e insieme contribuiamo a rendere questa attività, di cui sono molto orgogliosa, prospera.
Sono grata e contenta dello staff su cui possiamo contare, fiera di mio figlio, Alessandro Navone, che alla sua giovane età, nonostante sia entrato nel mondo del lavoro con un impatto durissimo, difficile, ha saputo non demordere. La sua presenza costante e la sua determinazione lo destina a essere una promessa della ristorazione.
Nel frattempo lavoriamo sodo per prenderci cura dei nostri clienti facendoli stare bene, questo l’obiettivo. Circondati da tanti amici, istituzioni, autorità e personaggi abbiamo inaugurato il Solstizio al Quadrilatero, che resterà una festa simbolica per questo nostro nuovo percorso, e anche un po’ per Torino.
a cura di Elena D’Ambrogio