Giorgia Soleri svela di aver tentato il suicidio: il forte racconto
Nel corso di un’intervista, Giorgia Soleri ha svelato di aver tentato il suicidio: il forte racconto della scrittrice.
Il racconto di Giorgia Soleri
Da anni Giorgia Soleri è una dei volti più amati e seguiti del mondo dello spettacolo. La scrittrice infatti è un esempio per migliaia di persone, e numerosi sono i temi sociali per cui si batte. In queste ore la fidanzata di Damiano David ha rilasciato una lunga intervista a Il Corriere della Sera, e nel corso della chiacchierata ha parlato della sua difficile infanzia. Queste le sue dichiarazioni:
“Che infanzia è stata la mia? Difficile. Nata a Milano, i miei si sono separati che avevo quattro anni. E si sono separati male: mio padre aveva dei problemi (che poi ha risolto), mia madre ha chiesto l’affido esclusivo. Io nel mezzo. Cresciuta senza vedere mio padre per anni, mi ero quasi rassegnata quando, qualche settimana fa, lui si è presentato a sorpresa alla presentazione del mio libro. Non credo che si debba parlare di perdono ma di comprensione. I genitori non sono supereroi ma persone normali, che sbagliano, che soffrono, che hanno diritto a essere capiti come uomini e donne”.
A quel punto Giorgia Soleri ha svelato di aver tentato il suicidio, e che a salvarla è stata sua madre. Questo il forte racconto della scrittrice:
“La psicoterapia è stata utile per fare luce sulle mie ombre. […] Nel 2017 ho toccato il fondo e mi sono salvata per il rotto della cuffia. Ho tentato il suicidio. Ero depressa ma non lo sapevo, come capita a tante persone. Anche la depressione ha 1 suoi segnali ma possono essere diversi da persona a persona. Io stavo sempre a letto, quello che mi avrebbe potuto stimolare non lo faceva più. Poi ho provato a togliermi la vita. Ero arrivata al punto zero, potevo solo risalire o soccombere. Mi ha salvata mia madre: l’hanno avvisata, è venuta a prendermi, mi ha portato a casa sua e sono rimasta lì due mesi. Di nuovo farmaci, speranze, qualche illusione. Il malessere che poco per volta cede il posto a una forma di lucidità. Quanto vorrei che questi miei racconti fossero utili a qualcuno”.