Pasquale De Santis: esordio letterario tra contrasti e mafia
Pasquale De Santis esordisce nella narrativa con il romanzo Non ti conosco, in cui racconta la mafia e un’indagine dal ritmo serrato
L’esordio di Pasquale De Santis
Un po’ Dr Jekyll e Mr Hyde e un po’ Leonardo Sciascia. Sogni sgretolati da problemi adolescenziali che prendono strade inaspettate e finiscono fagocitati dalla spietata crudeltà mafiosa. Lotte interiori tra bene e male, sete di vendetta e rigurgiti di coscienza che tentano, in un vortice di strazianti emozioni, di sopprimere il lato oscuro ottenendo perl solo la perdita della propria identità, in un rocambolesco tema del “doppio”.
Non è di certo nato sotto una buona stella Tommaso Ricucci, il protagonista di Non ti conosco (Link Edizioni, pp. 373), il romanzo d’esordio del foggiano Pasquale De Santis. Da sempre appassionato di scrittura, De Santis scandaglia l’animo umano e le sue pieghe più recondite.
“Per me è una soddisfazione enorme aver scritto questo libro” – commenta l’autore. “È stato un percorso meticoloso, che mi ha condotto nell’analisi approfondita dell’animo umano e delle sue contraddizioni, di come le fragilità interiori possano trasformare un animo gentile in un mostro spietato e ‘senzacore'”.
Argomento principe – “u’principinu” – del romanzo è certamente la mafia, quella piovra tentacolare in grado di avvolgere ogni essere umano nelle sue spire di menzogna e criminalità, a cui l’investigatore Luciano Vallongo si oppone giungendo però solo a chiudere un capitolo dell’intricato meccanismo del male.
a cura di Cinzia Ceriani