Il Cenacolo Artom sbarca a La Versiliana: ospite Claudio Cecchetto
Claudio Cecchetto ospite del Cenacolo Artom a La Versiliana: il celebre disc jokey e scopritore di talenti ripercorre la carriera
Cenacolo Artom alla Versiliana
Il Cenacolo Artom è diventato ormai un appuntamento irrinunciabile per chi desidera conoscere il dietro le quinte di personaggi celebri, distintisi nel mondo sociale ed economico italiano.
L’incontro culturale ideato dal filantropo, imprenditore e ingegnere torinese Arturo Artom è sbarcato anche sul palco de La Versiliana.
Esaltare e sostenere il talento attraverso le testimonianze di personaggi diventati celebri e appartenenti a diversi settori (dalla cultura all’arte, all’economia passando per la musica e lo sport) è il fil rouge che unisce ogni “salotto”, dove figure di spicco della società raccontano la propria vita, condividendo quella commistione unica di talento e fortuna che li ha portati al successo, condividendo la propria visione del futuro attraverso il confronto e dando vita ad una fucina di idee costante.
Dopo una prima edizione tre anni fa al Bagno Piero (stabilimento di Forte dei Marmi) con la partecipazione dell’economista Carlo Cottarelli, nella data di ieri La Versiliana, nel cuore di Marina di Pietrasanta, ha aperto le porte a Claudio Cecchetto.
Claudio Cecchetto ospite del Cenacolo
In una chiacchierata con lo stesso Arturo Artom, l’autore di Gioca jouer ha fatto un salto nel suo passato, raccontando la propria carriera e il percorso che lo ha portato a essere considerato uno dei più grandi talent scout e Disc Jokey mai avuti in Italia.
Jovanotti, Fiorello, Gerry Scotti, Fabio Volo, Amadeus e si potrebbe andare avanti all’infinito a citare i nomi dei personaggi lanciati dal producer e discografico che da artista è diventato anche imprenditore, fondando Radio Deejay e Radio Capital e portandole al successo.
Una chiacchierata di un’ora davanti a oltre 200 persone per una testimonianza diretta da chi la musica e la televisione le ha vissute in prima linea, spesso andando contro tutto e tutti animato da passione e lungimiranza.
Dal primo lavoro in radio alle tre conduzioni del Festival di Sanremo (‘80-‘81-‘82) passando per il ruolo di talent scout e imprenditore in un continuo evolversi stando al passo coi tempi, anticipando tendenze e innovando un intero settore.
Il Cenacolo Artom ancora una volta si è posto come vetrina di talento e merito grazie a una storia di vita e di lavoro esemplare, in cui a trovare spazio sono valori come la meritocrazia e la perseveranza, sempre all’insegna dell’umiltà e del sacrificio.
Claudio Cecchetto incarna la figura di un artista/imprenditore, che partendo dalla propria passione ha saputo leggere l’evoluzione intrinseca di un mondo come quello della musica e della televisione, sempre più alla ricerca di figure originali, controcorrente e fuori dagli schemi.
Claudio Cecchetto è stato un precursore che, ancora oggi, ha tanto da insegnare al mondo dello spettacolo e il Cenacolo Artom ci ricorda come spesso, per innovarsi, è necessario dare uno sguardo al passato e all’esperienza di chi la fortuna l’ha trovata e se l’è conquistata, perché è proprio vero che Homo faber fortunae suae (l’uomo è l’artefice della propria sorte).
a cura di Victor Venturelli