Regola d’arte di Daniele Radini: quando le star si sentono Picasso
Daniele Randini commenta le velleità di certi VIP – come in questo caso Britney Spears – che si sentono Picasso senza esserne degni
Britney Spears: l’Arte è un’altra cosa
A differenza di noi comuni mortali, sempre affaccendati, di fretta e senza un attimo di riposo, i divi di Hollywood o le pop star hanno molto tempo libero e, tra i vari hobbies, purtroppo… a volte dipingono.
Non ha resistito all’attrazione verso la pittura Britney Spears, icona della musica giovanile che già a sedici anni pubblicò il suo primo grande successo discografico.
L’enfant prodige che, secondo indiscrezioni, sarebbe attesa sul palco dell’Ariston nel prossimo Festival di Sanremo, in vent’anni di carriera è diventata una figura di riferimento per ragazze e ragazzi di tutto il mondo. Ha collaborato con Madonna, Michael Jackson e Elton John – solo per fare qualche nome -, esprimendo con eccessi da rockstar un’esistenza segnata da alti e bassi, trionfi e ricoveri in cliniche di riabilitazione.
L’eterna Lolita statunitense ha anche iniziato – ecco le dolenti note – a impiastricciare alcune tele con innocenti fiori. Colori sgargianti, sapore naïf e profumo “Toxic”, reciterebbe una sua canzone!
Effettivamente la cantante nel praticare un figurativo banale e raggelante è molto dotata. I suoi bouquet floreali risultano già appassiti, mentre li immortala attraverso una tecnica sopraffina – afferra il pennello come una sac à poche – generando intrugli policromi dal profondo tormento, quasi brutale. Il tutto condito poi da uno stile puerile e inconsapevole… Ma in fondo il genio è uno strumento mosso da forze superiori!
Non è tutto. Mentre si immortala tra tanga e topless, in un profilo Instagram che conta ben 42 milioni di follower, la “moderna Frida Kahlo” riesce a lavorare anche en plein air al cavalletto, esponendo, oltre all’opera, un ammirevole décolleté. Perché il vero artista mette sempre a nudo la propria anima.
Quindi, prendendo di petto la situazione, non ha esitato a mostrare al pubblico i suoi “capolavori” piazzandone persino uno a un’asta (benefica), venduto a 10.000 dollari.
Per la gioia di collezionisti e intenditori presto avremmo tutti “un Britney Spears” appeso nel tinello.
Per concludere, a quale corrente artistica appartiene la nostra Britney? Agli Impressionisti, poiché ho l’impressione che debba solo cantare.
L’arte del risparmio
Mostre e musei senza spendere un euro
Nord. Per il grande critico d’arte Roberto Longhi era “la Cappella Sistina della Val Padana”. Si tratta del Duomo di Cremona, un vero scrigno di tesori e testimonianze pittoriche straordinarie. Una volta entrati si potranno ammirare gli affreschi di Boccaccio, Altobello Melone, Romanino e Pordenone, imparando a conoscere un Rinascimento più intimo, non fiorentino, romano o veneziano, ma propriamente padano.
Centro. Nella Capitale esiste un monumento fatto erigere come sua tomba da Eurisace, un noto panettiere dell’Antica Roma. Non ha la forma di un tempio o di un mausoleo, bensì di un grande forno in travertino con le bocche per infornare il pane e un fregio con scene di pesatura del grano, setacciatura della farina e impasto. E così la fama non è solo per Cesari, centurioni, gladiatori, ma anche – giustamente – per un panettiere.
Sud. Nel messinese esiste un Museo all’aperto che occupa con le sue monumentali opere diversi comuni. La più famosa è la cosiddetta “Finestra sul mare” di Tano Festa, sita nella frazione Villa Margi, alta 18 metri e veramente suggestiva. Perché anche l’arte contemporanea, in rari casi, sa essere molto poetica.