Il primo romanzo di Caterina Arnoldi: l’amore è l’unica strada
Lucia, un’anima di luce è il primo libro dell’imprenditrice Caterina Arnoldi: ecco di cosa parla e un’intervista all’autrice
Chi è Caterina Arnoldi
Caterina Arnoldi nasce e vive a Bergamo. Imprenditrice di successo ora in pensione, ha finalmente deciso di dedicarsi al suo primo, grande amore: la scrittura.
Come nasce il romanzo?
“Il racconto nasce da un sogno vero, lo stesso che ho descritto nel libro. Diversamente dal solito questo sogno mi è rimasto impresso senza che ne comprendessi il motivo. Un giorno ho deciso di metterlo nero su bianco e, quasi senza accorgermene, da questo è nata la storia. Ovviamente il mio bisogno di scrivere e di dare corpo alle immagini sono parti integranti del processo creativo”.
A chi si è ispirata?
“Non mi sono ispirata a nessuna figura reale. La mia fantasia ha creato un personaggio con particolari qualità personali e intellettuali e ne ha ambientato la storia dagli inizi degli anni ’70 ad oggi. La protagonista è una bambina piena di qualità e diventa una donna forte capace di combattere per le cose in cui crede”.
È una storia vera?
“Me lo hanno chiesto in molti, ma la risposta è no. L’obiettivo però era proprio quello di scrivere una storia realistica con persone ‘autentiche’. Un racconto di persone o situazioni che chiunque potrebbe aver vissuto. Il ‘realismo’ è una caratteristica comune dei miei scritti”.
Una passione irresistibile
Facciamo un passo indietro. Come nasce la passione per la scrittura?
“Ho sempre amato scrivere. Ricordo che da bambina, nelle fredde giornate invernali, mentre sorelle e cuginetti giocavano con le costruzioni o con i trenini, io mi mettevo su un angolo del tavolo di cucina a scrivere su un grande quaderno. Passavo ore immersa in un mondo fantastico che trovava espressione nella scrittura. Credo che la mia sia una vera e profonda passione, perché quando scrivo sono felice”.
Il mondo virtuale va sfumandosi ed emerge l’esperienza vera?
“Come già detto non ho scritto una storia che parla di me. La cosa ovvia è che sono una donna adulta e con una grande esperienza di vita e di lavoro. Il mio percorso personale mi ha insegnato a conoscere l’animo umano nel bene e nel male, e dalle conoscenze pratiche acquisite ho estratto le informazioni tecniche, amministrative e legali che ho utilizzato”.
Quale potrebbe essere la chiave di lettura del suo romanzo?
“Credo che il racconto presenti diverse chiavi di lettura. In primo luogo la curiosità che suscita fin dalle prime battute, e poi il susseguirsi rapido delle vicende. Le due storie parallele, una raccontata dalla protagonista e l’altra dal suo angelo custode mantengono vivo l’interesse del lettore. È un racconto moderno, piacevole, coinvolgente e vero. La protagonista è una donna forte, che combatte per la giustizia con forza e determinazione. Ma è capace anche di sensibilità, di generosità e di compassione”.
Il giudizio dei lettori
Cosa vorrebbe che le fosse detto da chi ha letto il libro?
“Come chiunque, anch’io vorrei che i lettori (o i critici…) mi dicessero che il libro è bello e gradevole. Credo sia normale! Tuttavia, sebbene sia certa che la mia risposta verrà giudicata antiquata e assolutamente contraria alle nuove tendenze liberal, le dirò sinceramente un’altra cosa. Il mio desiderio più grande sarebbe che qualcuno mi dicesse di aver colto il messaggio che era mia speranza e intenzione trasmettere, e cioè che l’amore, quello vero, autentico e sincero, alla fine vince sempre”.
Presenterà il libro in giro per l’Italia e in particolare a Napoli, dove ha un rapporto stretto con la sua agente letteraria (Carmerita Esposito, ndr). Crede nell’amicizia nel mondo del lavoro?
“L’amicizia nel lavoro? Avrei risposto subito di no perché credo sia difficilissimo essere imparziali e obiettivi quando si è legati da un’amicizia sincera. Tuttavia Carmerita è un’eccezione: è una vera amica, oltre che una professionista valida e preparata. A lei ho inviato la prima stesura del mio romanzo con la raccomandazione di essere crudelmente sincera nel giudizio.
Quando mi ha dato la sua valutazione le ho creduto senza riserve. Il suo giudizio per me è stato decisivo, e credo sia stato sinceramente obiettivo. Sono grata e onorata che abbia deciso di essere la mia agente letteraria. Di lei mi fiderò sempre, così come spero e mi auguro che saremo sempre amiche”.
Per concludere, perché i lettori dovrebbero leggere il suo romanzo?
“Perché il romanzo, che racconta una storia ‘forte e attuale’, è sviluppato in maniera fluida e intrigante. Fin dalle prime battute incuriosisce il lettore che, di conseguenza, desidera continuare la lettura e scoprire cosa accadrà. La trama è dinamica, vivace e coinvolgente. È un crescendo di emozioni, un rincorrersi di aspettative che, a un certo punto, rasentano la spy-story”.
a cura di Barbara Carere