Costantino Vitagliano rivive gli anni del suo successo
Nel corso di una lunga intervista, Costantino Vitagliano rivive gli anni del suo successo: ecco le parole dell’ex tronista.
Le parole di Costantino Vitagliano
Sono passati esattamente 20 anni da quando Costantino Vitagliano ha partecipato a Uomini e Donne, diventando in breve uno dei volti più amati del dating show. Da quel momento per l’ex tronista si aprirono le porte della fama, e a migliaia erano le fan che lo supportavano e lo sostenevano, al punto che divenne una vera e propria icona. Proprio in queste ore così Costantino ha rilasciato una lunga e sincera intervista a Il Corriere della Sera, durante la quale ha rivissuto gli anni del suo successo. Queste le sue dichiarazioni:
“Che anni. […] Pensavo: io non sono nessuno, ho la terza media, veramente riesco a muovere tutta ’sta roba? E, allora, pompavo più che potevo. Per fare cosa? Soldi, soldi, soldi. Vengo dal nulla. Non ho mai fatto vacanze fino ai 16 anni. Oggi ho la casa a Milano Marittima, ho cose che da piccolo le vedevo sui giornali e in tv. Coi primi soldi, ho fatto andare papà in pensione. Non mi capacitavo di quel successo”.
E ancora Costantino Vitagliano racconta delle celebrità con le quali ha avuto a che fare nel corso della sua carriera, e in merito anche alle sue esperienze ha aggiunto:
“L’episodio più incredibile della mia carriera? Trovarmi con Tom Cruise e Brad Pitt fra i corpi più sexy in una lista americana. […] Avevo appartamenti che affittavo, ristoranti, pizzerie. Comprai una Bentley da 240 mila euro, e Ferrari, Lamborghini. Ora l’auto la noleggio se mi serve. […] Io ho vissuto cinque anni a Madrid, Leo DiCaprio stava sempre nel privé con me. Sono stato a petto nudo in consolle mentre Phil Collins suonava la batteria. In Sardegna, uscivo con Beyoncé e Jay Z, mi compravo i diamanti come loro, prima dei rapper di oggi”.
Il successo tuttavia per Costantino Vitagliano ha avuto anche degli aspetti negativi. L’ex tronista ha infatti raccontato di aver sofferto di attacchi di panico:
“Gli attacchi di panico mi venivano dopo le serate. Odiavo sentir ripetere il mio nome, odiavo trovarmi su tutte le affissioni. Viaggiavo con quattro guardie del corpo, se no tornavo nudo: mi strappavano i vestiti”.