Lettera a un bambino ben nato

Caro Giorgio, hai pochi giorni di vita e sei già una celebrità. Non è certo merito tuo. Il fatto è che hai un papà Roberto Cavalli, famoso in tutto il mondo, e sapere che è diventato ancora papà a 82 anni, e tu sei il suo sesto bambino, il primo di tua mamma Sandra, ha fatto notizia. Ne hanno parlato tutti, dal Corriere della sera a Dagospia, dal Fatto quotidiano a Repubblica, da il Sussidiario.net al Messaggero.

E tutti hanno ripreso la notizia di Novella 2000 che avevo anticipato su Instagram, ed è così che a nemmeno due settimane dalla tua nascita tu sei già un personaggio.

Ma non lo sei solo perché tuo papà è un grande artista (non solo stilista, ma anche disegnatore, pittore, fotografo), ma perché tu rappresenti una decisione che parte da un atto d’amore infinito, quella tra tuo papà e tua mamma.

Non stare a dar retta a quelle persone (forse mosse da considerazioni superficiali, nemmeno cattive) che dimenticando che si parlava di te, un bambino, si sono permessi di giudicare, di tirare in ballo l’età più che ragguardevole di tuo papà.

Io, di fronte a un bambino, faccio sempre un passo indietro e non esprimo giudizi, ma solo un sorriso di benvenuto a questo mondo.

Tua mamma è una donna intelligente, perbene, anche giovane (solo 38 anni) e pure ricca (il che non guasta), e sognava in questi anni di diventare madre.

Una famiglia allargata

Tu nasci in una famiglia allargata. Hai già 5 fratelli, stupendi, tutti figli di papà Roberto, e anche mamma Sandra ha una famiglia bellissima. Non sarai mai solo, caro Giorgio.

In più hai la fortuna di nascere tra due culture, quella toscana, fiorentina di papà, e quella svedese di tua mamma. Imparerai le lingue, viaggerai, e avrai una famiglia allargata che ti accoglierà e, lo spero per il bene di tutti, saprà amarti consapevole che un bambino è sempre e comunque una ricchezza del cuore e dell’anima.

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Sì, come ho voluto scrivere nel titolo di questa lettera, tu sei un bambino ben nato, e in me e in tutti gli amici di tuo papà e di tua mamma avrai sempre qualcuno su cui contare.

Approfitto di questa lettera anche per ringraziare tutti i media italiani e internazionali che parlando di te hanno citato di Novella.

Pensa che l’unico che non aveva citato Novella è stato Il Giornale, dove collaboravo un tempo, ma poi il direttore Augusto Minzolini, adorabile, si è scusato per la sua pubblicista con “cattive abitudini” – come mi ha detto -, e l’ho interpretato come un atto di rispetto per te, caro Giorgio.

A te, a tuo papà, a tua mamma, auguro tutta la felicità che una nuova vita può dare.

Sei ben nato, lo ripeto. Anzi, viva che sei nato!

Tuo, Roberto