Giacomo Urtis si difende dalle accuse dell’ex paziente che l’ha denunciato
Dopo le accuse e la denuncia da parte dell’ex paziente, Giacomo Urtis si è difeso raccontando la sua versione dei fatti
La replica di Giacomo Urtis alle accuse dell’ex paziente
Vi avevamo riportato alcuni giorni fa di una denuncia ai danni di Giacomo Urtis da parte di una sua ex paziente. La persona in questione aveva accusato il chirurgo dei vip di averle “deformato il viso con una puntura”. La paziente aveva detto: “Un incubo di tre settimane. Per venti giorni ho avuto il volto gonfio e rovinato per ‘granulomi da corpo estraneo'”. Il 6 aprile a Roma si è tenuta la prima udienza del processo e Urtis è stato rinviato a giudizio.
Ieri, ospite da Barbara D’Urso a Pomeriggio Cinque, il ‘re del botox’, si è difeso respingendo tutte le accuse. “Parliamo di una iniezione di un filler, ossia una sostanza idratante, fatta nel 2018. La paziente è rimasta gonfia per un paio di settimane, ma non ha riportato nessun danno. Di cosa stiamo parlando?”, ha raccontato subito. Dichiarandosi sereno per il processo, Urtis si è detto però molto amareggiato per le modalità con cui la vicenda è stata affrontata dai giornali nazionali: “Sono 20 anni che lavoro, ho la clinica di chirurgia più grande di Milano, essere sbattuto così sui giornali di un certo livello mi ha veramente fatto male”.
Tornando poi sulla vicenda, ha dichiarato: “Ho letto la perizia dalla quale non emerge nessun danno alla paziente”. A tal proposito, Urtis ha anche spiegato come funziona il filler con acido ialuronico e quali sono gli eventuali rischi: “Le persone devono sapere che se si sottopongono al filler ci potrebbero essere delle complicanze a seconda della pelle del soggetto. C’è chi si gonfia di più e chi di meno, l’importante è che non ci siano danni permanenti”. Ha anche assicurato che la paziente che lo ha denunciato non avrebbe subito alcun danno.
Inoltre in suo sotegno è intervenuto anche il medico chirurgo Pietro Lorenzetti. “Non avrei mai pensato di dover difendere Giacomo Urtis”, ha detto. “Sicuramente ci sono alcuni acidi ialuronici che possono provocare infiammazioni, ciononostante mi sembra ridicola l’accusa della paziente e la denuncia penale per una questione del genere”.