Mario Lavezzi e Mogol al vetriolo sull’ultimo Sanremo: ‘È mancata l’eccellenza’
Mario Lavezzi e Mogol contro l’ultimo Sanremo di Amadeus: “L’eccellenza dov’era? Prima c’era gente competente, poi è andato tutto…”
Incrocio Mogol, al secolo Giulio Rapetti (in forma come pochi) con il suo amico Mario Lavezzi. E Lavezzi non le manda a dire quando si parla d’amore: “Per ogni amore, Mogol ha sempre scritto un disco nuovo, sempre ispirato”. Mogol conferma (occhio, Giulio, prima che le tue ex ti chiedano i diritti d’autore). Ma poi passa al contrattacco di Mario, che è ancora un bell’uomo, ma pare che da ragazzo facesse stragi di cuori (chiedere a Marina Perzy e a Loredana Bertè). Conquistava qualsiasi cosa che respirasse, mi dicono ridendo di lui. Ma poi arrivò Mimosa, e da allora si è trasformato nel più fedele dei mariti, come Mogol.
Mogol e Lavezzi contro Sanremo
Quando si parla di musica e canzoni, però, Mogol non tace e nemmeno Mario. E se si cita Sanremo 2023 non hanno mezze misure: “L’eccellenza dov’era? Non c’era!”, l’ha detto anche a Rolling Stone.
Ma come? E Amadeus? Prima “c’era anche gente competente che poi selezionava le più belle canzoni. Poi è andato tutto un po’ a puttane, diciamoci la verità”.
Detto da Mogol e da Lavezzi, che hanno scritto canzoni da milioni di copie vendute, è batosta.
L’inedito respinto dal Sanremo 2023
Ora in un disco, Capolavori nascosti, hanno recuperato 13 brani scritti a quattro mani e condivisi con alcuni dei più noti artisti italiani, tra i quali Riccardo Cocciante, Raf, Lucio Dalla, Fiorella Mannoia, Mango, Luca Carboni, Gianni Morandi, Biagio Antonacci e Ornella Vanoni.
C’è anche un inedito, Una storia infinita, dove canta Lavezzi con Cristina Di Pietro. L’avevano presentata ad Amadeus per Sanremo, l’ha bocciata.
Ama, ma che cosa avevi in mente quel giorno per rinunciare ai più grandi autori della musica italiana?