Alla ricerca di… poliamore e relazioni pericolose con Elena D’Ambrogio
Elena D’Ambrogio ci parla di poliamore, dal cinema alla letteratura, dal passato al presente: scandalo o ago della bilancia di coppia?
Dal triangolo di Renato Zero, che non aveva considerato ma – poiché la geometria non è un reato – si può fare. Sul poliamore di ultima generazione per dirci essenzialmente che: l’essere umano non nasce monogamo, quindi l’amore che unisce per norma consolidata due persone ne può unire anche tre. Ce lo raccontano canzoni, film, personaggi famosi.
Per Pupo, per esempio, la sua non è neanche una famiglia allargata, ma solo una famiglia che si ama. La moglie Anna e la compagna Patricia, al suo fianco da 25 anni, sono consapevoli attrici del loro ménage a tre.
Una famiglia fuori dal comune, certamente, che però vive la propria realtà alla luce del sole. Tutte e due le donne della vita di Pupo dichiarano di avere una vita vera con lui, e non solo briciole. Persone che si sono incontrate, disposte a non distruggere nonostante la convivenza affollata. “Cose che tanto di nascosto capitano lo stesso”, afferma il cantante.
Passato e poliamore
È noto che sono tante le storie che fin dal passato ci parlano di poliamore.
Libera, spregiudicata, fuori da qualsiasi schema è stata l’attrice Charlotte Rampling, che si è sempre fatta notare per la sua sincerità, a volte brutale.
Fece scandalo la scelta di vivere alla luce del sole un ménage à trois con il primo marito, Brian Southcombe, e un giovane modello, Randall Lawrence, migliore amico di lui.
Anche Vittorio De Sica, uomo dallo charme e dall’eleganza unica, in amore è stato molto turbolento. Per anni ha avuto una doppia vita, tenendo, per non scontentare nessuno, i piedi in due scarpe.
Le feste comandate sono diventate aneddoti brillanti di doppi pranzi e doppie cene, pur di non far mancare la sua presenza a entrambe le famiglie.
Ma andando più indietro nel tempo, già nel 700 fu socialmente accettato il triangolo amoroso tra marito, moglie e Cicisbeo.
Nel secolo dei cambiamenti, l’aggiunta di una terza persona nella coppia diviene normalità. Così, quello che normalmente è adulterio, diventa consentito.
Poliamore al cinema
Da ieri a oggi, nei reality, vediamo la tendenza ad approfondire la conoscenza di persone altre, con le quali l’interesse si instaura a prescindere dal fatto che venga o meno poi portato avanti, e questo accade sotto gli occhi dei legittimi compagni, seduti a casa, a guardare i propri amori alla TV su un divano che diventa scomodo.
Che il numero 3 sia il numero perfetto nessuno lo mette in dubbio, anche se i triangoli amorosi restano situazioni complesse. Ma anche incredibilmente intriganti, se diventano tema di serie TV e film. Accendono la curiosità, la discussione e l’indubbia attenzione.
Nel film The Dreamers, di Bernardo Bertolucci, che ha portato alla luce la straordinaria bellezza di Eva Green, l’amicizia tra tre ragazzi – un americano che arriva a Parigi e conosce due gemelli che lo accolgono nella loro casa, decidendo di vivere insieme – sfocia in un infuocato rapporto poligamo.
Nel film i ragazzi sperimentano le loro emozioni. Appassionati di cinema, si interrogano sulle varie trame, è un gioco, e si lasciano trasportare da un altro gioco che è quello di andare a perdersi nella perversione di ghiribizzi inesplorati. Si spingono oltre, rompendo i limiti in nome dell’amore, del sesso, della libertà, percorrendo la via alternativa di una realtà più comune di quanto si possa immaginare. E Bertolucci lo propone sullo sfondo di un periodo storico di ribellione.
Mentre l’attualità ci rimanda ad un altro film. È una commedia sexy, molto divertente, nella quale il triangolo amoroso è interpretato dall’attrice Zendaya in Challengers di Luca Guadagnino.
Nella divertente commedia la protagonista, tennista prodigio prima e allenatrice dopo, sostiene che il tennis instauri una relazione, e trasporta infatti dalla rossa terra battuta alla vita la relazione piccante di un terzetto, edulcorato dalla giovinezza, che tra passato e presente si muove alla ricerca di un mondo amoroso intrigante e seduttivo, per vedere qual è il prezzo della vittoria.
Un gioioso Mon amour
Il poliamore è sicuramente un argomento vecchio come il mondo.
Nel libro Memorie di Adriano, l’imperatore è narrato in compagnia dell’imperatrice consorte e del suo “giovinetto”. Quindi, rendere pubblico un rapporto amoroso a tre, anzi parlarne ufficialmente, non per fare coming out ma perché è ormai considerato argomento “normale”, fa storia e non novità.
Allora perché si grida allo scandalo, quando si insinua una terza persona nella coppia? È tradimento o è l’ago della bilancia perché la coppia non scoppi, o è curiosità, oppure inevitabilità, o magari leggerezza?
Credo che la risposta risieda nella libertà e nel libero arbitrio. Né condannare, né lodare.
L’amore è complicato, e le anime si riconoscono e si scelgono, diceva Jung. Questa è la vera fedeltà, generata da un sentimento puro, da un trasporto reale.
Tutto ha un sapore diverso, scialbo, superficiale e anoressico d’affettività, se ci si lascia trascinare dal fiume in piena delle tendenze.
Basta non dimenticare che anche in due non si sta male, ma quando si sdogana il non più paradosso di essere felici e contenti in tre, allora si può iniziare allegramente a canticchiare… “Ho visto lei che bacia lui, che bacia lei, che bacia me” che, come ci delizia la cantante Annalisa, è un gioioso Mon Amour.
a cura di Elena D’Ambrogio