Il racconto di Elena Sofia Ricci

Ormai tutti noi abbiamo sentito parlare di quanto è accaduto a Palermo di recente. Sette ragazzi sono stati accusati di aver abusato di una ragazza di 19 anni e secondo quanto emerso dalla indagini sarebbe stata vittima di una terrificante violenza di gruppo. In suo sostegno alcuni personaggi del mondo dello spettacolo si sono esposti e tra questi anche Ermal Meta ed Elena Sofia Ricci.

Il primo ha scritto un pensiero sui social che ha diviso il pubblico: “Se mai ci andrete, a ognuno di voi ‘cani’ auguro di finire sotto 100 lupi in modo che capiate che cos’è uno stupro“. Tante donne si sono sentite capite dalle parole del cantante e hanno voluto condividere le loro storie. Tra queste si nota anche la presenza di quella di Elena Sofia.

L’attrice ha parlato di un episodio di violenza che ha vissuto quando aveva solo 12 anni da parte di un uomo molto più grande di lei, un amico di famiglia:

“La tua anima bella non può essere fraintesa. A 12 anni tentai di proteggermi con un disegno che avevo fatto, un foglio di carta colorato, dall’abuso di un signore molto grande e molto stimato che conosceva bene la mia famiglia. Ho potuto parlarne solo pochi anni fa. Segni che restano per sempre”.

Elena Sofia Ricci ha ammesso di non averne mai parlato fino a qualche anno fa per non dare un dispiacere alla madre. Dopo la sua scomparsa, però, ha trovato il coraggio di raccontarlo apertamente. Ermal Meta ha commentato a sua volta le parole dell’attrice: “Un abbraccio a te che sei una donna coraggiosa“.

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