Mahmood, il papà svela la sua verità: “Non l’ho abbandonato”
In una lunga intervista il papà di Mahmood svela di non averlo abbandonato ed espone la sua versione dei fatti
Parla il papà di Mahmood
Mahmood nelle sue canzoni, così come nelle interviste, ha sempre raccontato di essere stato abbandonato dal suo papà quando era molto piccolo e di non aver più avuto a che fare con lui. Ora a parlare è il padre Ahmed in una lunga intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale, in cui svela una versione totalmente opposta da quella descritta da suo figlio.
Il signor Ahmed ha ammesso di essersi separato da sua moglie quando Alessandro Mahmood era ancora piccolo, ma di averlo sempre cercato. Ancora ricorda le loro foto al parco insieme, così come i tanti momenti vissuti in compagnia. Prima che partecipasse al Festival, peraltro, hanno avuto modo di vedersi per un aperitivo: “Non sapevo andasse a Sanremo e tantomeno che avessi ispirato le sue canzoni. Il rapporto non si è mai interrotto e non pensavo potesse parlare di abbandono”.
La versione del padre
Così il papà di Mahmood ha ammesso di esserci rimasto male per come viene dipinto da suo figlio. A sua volta lui non gli avrebbe mai manifestato apertamente il suo malessere. Almeno secondo la sua versione: “Ci sono rimasto male quando ho sentito le sue canzoni. Non ho mai pensato ai soldi come dice. Ho sempre voluto parlare con lui”
Nella lunga intervista Ahmed Mahmood ha spiegato di aver chiesto più volte a suo figlio di andarlo a trovare. Anche quando stava ricoverato in ospedale, ma di non aver mai ricevuto sue visite. L’ultima volta che si sono visti risale a più di un anno fa: “Ma sempre superficialmente”.
Con Mahmood vorrebbe riallacciare i rapporti, ha detto nel corso della chiacchierata: “Sono orgoglioso e felice per il suo successo”, ma sembra esserci una cosa che al papà del cantante non va giù: “Se lui davvero pensa che io l’abbia abbandonato e non vuole avere più a che fare con me, vorrei che cambiasse il suo cognome: non più Mahmoud. Non pretendo che cambi il suo nome d’arte ma quello reale”.
Ha confidato di averglielo chiesto, ma con scarsi risultati: “Sto valutando se rivolgermi a un legale”, ha concluso il papà di Mahmood.