La criosauna, anche nota come crioterapia, è un trattamento caratterizzato dall’esposizione del corpo a una nube di gas azoto per circa tre minuti.
La temperatura della criosauna è compresa tra i -100 °C e i -150 °C. Il soggetto che si sottopone al trattamento deve accedere all’interno di una cabina cilindrica.

Per via delle basse temperature a cui il corpo viene esposto, è necessario che mani, piedi e parti intime siano coperte da calze, guanti e biancheria. Al termine della seduta, sono previsti 15 minuti di ginnastica dolce, che hanno l’obiettivo di riattivare la circolazione sanguigna.

Effetti sul corpo

Il principio di base sul quale questa tecnica si basa, è quello di portare – per l’appunto il corpo a temperature molto basse, in meno di un minuto. L’abbassamento repentino di temperatura fa sì che le estremità corporee vadano incontro ad una vasocostrizione, la quale permette di aumentare l’afflusso di sangue al cuore, nonché le relative sostanze nutritive e ossigeno che contiene. Al contrario, l’interruzione dell’esposizione all’azoto comporta una vasodilatazione, la quale favorisce l’afflusso di questo sangue concentrato di nutrienti al resto del corpo.

Gli effetti riscontrati si traducono in un rifornimento di nutrienti energetici e ossigeno ai tessuti e nella rimozione dell’acido lattico e del doms (l’indolenzimento muscolare post fatica) dopo un allenamento.

Applicazione nello sport

La crioterapia è conosciuta soprattutto per le sue applicazioni in ambito sportivo. Numerosi sono infatti gli atleti che ne fanno uso. Viene utilizzata per il trattamento di alcune condizioni, quali: riabilitazione fisica, per il recupero più veloce da allenamenti intensi o da infortuni, lesioni muscolari e articolari, tendinopatie, dolori dovuti ad affaticamento.

Benefici

I benefici che invece sembrerebbero avere una valenza accertata sono:

Azione antinfiammatoria: attraverso il raffreddamento corporeo e il relativo rallentamento metabolico, il macchinario permette il blocco di sostanze pro-infiammatorie. Stesso beneficio viene riportato in seguito a cicli completi di trattamento, per la riduzione di infiammazioni sistemiche;

Azione analgesica: il raffreddamento corporeo permette di bloccare la stimolazione nervosa e, dunque, di percepire dolore;

Azione antiossidante: l’esposizione al freddo intenso comporta un minor livello di stress ossidativo ed un rallentamento del processo di invecchiamento cellulare;

Criochirurgia: questa pratica consiste nel congelamento di alcuni tipi di cellule, grazie all’utilizzo di temperature particolarmente basse (-196 °C) ed è finalizzata alla distruzione di tessuti anormali o patologici;

Supporto nella possibile prevenzione di alcune malattie: altre ricerche e studi sono necessari per la conferma di quanto affermato, ma per ora si pensa che la crioterapia possa aiutare nella prevenzione del morbo di Alzheimer, grazie alla sua azione antiossidante ed antinfiammatoria.

Sembrerebbe dunque che la crioterapia, se autorizzata dal proprio medico, possa aiutare anche nel trattamento di alcune condizioni come: malattie degenerative riguardanti le ossa, ad esempio l’artrosi; diabete, per regolare i livelli di glucosio nel sangue; lievi traumi al sistema muscolare, come strappi muscolari, tendinite.

a cura di Armando Zampella