Il ritorno di Leon Legionario
Il regista Virgil Asoltanei, insieme alla moglie e alla figlia, dirige il secondo capitolo di Leon – Legionario 2
Leon Legionario raddoppia. È uscito da poco più di un mese Leon Legionario 2, il secondo film diretto e prodotto dal regista-attore romeno Virgil Asoltanei, affiancato alla regia dalla moglie Ana Asoltanei e dalla figlia Julia Marinela Asoltanei.
Ambientato tra Italia e Romania, le riprese del lungometraggio hanno richiesto due anni di lavoro toccando varie zone d’Italia: Viterbo, in particolare Cellere, Canino, Montalto Di Castro, Grosseto con Porto Santo Stefano e Porto Ercole.
Ha inoltre coinvolto un cast di oltre 50 persone, con attori professionisti e conosciuti, sia italiani che romeni, ed è stato trasmesso sia nelle sale cinematografiche che in TV: Roma Film Academy, tv Bom Chanel, Sky tv, Cinema Dacia Bistrița Năsăud in Transilvania e tv România ricevendo persino un riconoscimento per le riprese effettuate nei grandi parchi romeni.
La storia narra di Leon, un legionario serbo impersonato da Virgil stesso, che si scontra con la mafia italo-romena.
“Sogno, con il mio progetto, di arrivare a Hollywood per aiutare i bambini abbandonati e malati di tumore, situazioni purtroppo non rare in Romania”, afferma Virgil Asoltanei, che prosegue parlando del mondo del cinema.
“Lavorare in questo settore sia come produttore che come regista e attore è molto difficile, devi saper distribuire bene i ruoli, preparare i personaggi alla recitazione letteraria e improvvisata”.
Conclude: “E non tutti vi si affacciano per passione. Alcuni rinunciano, altri cercano solo fama e soldi facili e veloci, magari avvicinandosi al tale produttore o tale attore famoso, ma la fiducia nella regia e l’impegno ripagano sempre”.
Gli altri attori che hanno preso parte al film sono: Adrian Chiriac, Georges Majaru Peter, Pietro Fornaciari, Giovani Esposito, Davide De Palma, Maximilian Belmondo Balasa, Emiliano Pelizzari, Andrea Bacarelli, Antonio Carabolu (vice sindaco di Cellere) e Salvatore Barba.
a cura di Mattia Pagliarulo