Maledetta Droga
Parla Fadi Fawaz, tra le lacrime della disperazione per aver perso il suo compagno Giorgios Kyriacos Panayiotou, noto come di…
Parla Fadi Fawaz, tra le lacrime della disperazione per aver perso il suo compagno Giorgios Kyriacos Panayiotou, noto
come di George Michael. E’ stato proprio lui a trovarlo, “pacificamente steso nel suo letto”, la mattina di Natale.
L’agente della pop star, che aveva da subito parlato di attacco cardiaco, escludendo ombre sulla morte del cantante.
Ma la realtà sembra essere ben diversa e molto più drammatica: Fadi dice e non dice, parla di “cose complicate” negli ultimi tempi. E’ un anonimo che chiarisce alla stampa inglese quali sono queste misteriose “cose complicate” che hanno portato all’arresto cardiaco.
Dichiara al Telegraph: “nell’ultimo anno Michael ha lottato contro una crescente dipendenza dall’eroina. Si è dovuto far ricoverare diverse volte al pronto soccorso per overdose. E’ già tanto che abbia resistito fino ad ora”.
Il profilo di un uomo intrappolato nel vortice della droga sembra delinearsi sempre più chiaramente: “era diventato gonfio, portava gli occhiali, era irriconoscibile” racconta il barista del pub che Micheal era solito frequentare a Goring, villaggio dove la pop star possedeva il cottage nel quale è stato trovato privo di vita.
Eppure era un uomo che dalla vita aveva avuto tutto: il primo successo a diciotto anni insieme a Andrew Ridgley con gli Wham!, duo che ha raggiunto le vette delle classifiche mondiali con un mix di leggerezza e sensualità quasi dissacrante per la musica impegnata dei primi anni ’80. Titoli come “Club Tropicana” e “Wake me up before you go-go” sono un inno alla vita spensierata tutta feste, belle donne e sesso facile.
E poi arrivano grandissimi successi entrati nella storia della musica come “Last Christmas” e “Careless whishper”, e con testi più impegnati George lascia gli Wham per intraprendere una carriera da solista che gli avrebbe riservato onori anche più importanti. Anni in cui appare e scompare dalla scena, uscendo da scandali come l’arresto per atti osceni avvenuto a Los Angeles nel 1998 con colpi
d’ala capaci di riscattarlo dall’ombra dei fatti per proiettare il suo talento ancora più in alto.
Fino agli ultimi anni, più tranquilli, vissuti tra Londra e la campagna, insieme ad un compagno di vita con cui aveva costruito una famiglia e una apparente serenità, pianificando anche un nuovo album per il 2017.
Ma il mostro era sempre lì, e non c’è stato affetto, successo o maturità professionale capaci di sconfiggerlo. Alla fine ha vinto lui, il mostro, consegnando al cordoglio dei suoi fans la memoria indelebile di un grande artista, proprio nel giorno del suo “Last Christmas”