Crisi influencer! Sui social guadagni inferiori a quelli di un lavoratore
Il mondo degli influencer sta cambiando e vedendo la crisi, calo drastico dei guadagni, colpa (anche) della poca fiducia degli utenti
Difficile da credere, ma la crisi sta toccando anche il mondo degli influencer. Una ricerca fatta da Wall Street Journal ha riportato che negli ultimi tempi il guadagno dei content creator statunitensi è drasticamente diminuito. Tanto che è sotto la media del reddito annuo di un lavoratore. E in Italia? Vediamo come va la situazione nel nostro Paese.
Anche gli influencer possono essere colpiti dalla crisi: guadagni calati
Tutti i settori lavorativi possono sentire la crisi. E col cambiamento della società possono essere colpiti anche i nuovi lavori che, in teoria, sembrano una miniera d’oro. Lo ha rivelato il Wall Street Journal che, come riporta Dagospia, ha fatto una ricerca sul lavoro degli influencer e dei content creator. E ha scoperto che c’è un forte calo nei guadagni.
Il giornale statunitense ha fatto l’esempio di Clint Brantley, giocatore di Fortnite davanti ai suoi follower che sono più di 400 mila tra TikTok, YouTube e Twitch. Inoltre commenta notizie e trend relativi al noto videogame popolarissimo soprattutto tra i più giovani. Nonostante le sue 100 mila visualizzazioni a video, Brantley ha chiuso l’ultimo anno fiscale con un reddito inferiore alla retribuzione media annua dei lavoratori statunitensi. Cioè 58.084 dollari. Considerando il mercato statunitense, la cifra è davvero irrisoria e non adatta a comprare nemmeno una casa, anche perché i soldi arrivano a singhiozzo e potrebbero anche scomparire da un momento all’altro.
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È quindi crisi tra gli influencer? Come sottolinea il Wall Street Journal, lo scorso anno il 48% dei creator digitali ha guadagnato meno di 15mila dollari, mentre solo il 13% sarebbe riuscito a sforare il tetto dei 100mila. Cifre che rendono il sogno di grandi guadagni “facili” sempre più simile a uno dei tanti lavori sotto retribuiti della new economy.
E in Italia com’è la situazione? In realtà nel nostro Paese per il momento non ci sono cali così profondi e fare il content creator porta comunque molti più soldi di un normale lavoratore dipendente o autonomo. Nella classifica degli influencer più pagati in Italia troviamo al primo posto Khaby Lame, con 160 milioni di follower e 325mila euro a post. Al secondo posto c’è Chiara Ferragni che con un singolo post guadagna circa 95 mila euro. Clio Zammatteo, in arte ClioMakeUp, nel 2022 ha fatturato 11,6 milioni di euro.
I numeri sono sempre altissimi, ma qualcosa sta cambiando anche in Italia, in particolare per i micro-influencer, cioè coloro che hanno una popolarità medio-bassa. Per loro avere un reddito dignitoso è sempre più difficile. Questo perché le piattaforme hanno alzato l’asticella sui requisiti per la monetizzazione. Mentre i marchi sono più selettivi su ciò che vogliono dagli accordi di sponsorizzazione. A tutto ciò aggiungiamo la sfiducia che gli utenti hanno sempre più nei confronti degli infleuncer, specialmente dopo il caso Pandoro proprio inerente Chiara Ferragni.