Amadeus, suo figlio Josè sarà il portiere dell’Udinese
Josè, figlio di Amadeus e Giovanna Civitillo, entra a far parte degli Under 16 dell’Udinese e giocherà nel ruolo di portiere
In queste ore è giunta notizia che Josè, figlio di Amadeus, è entrato a far parte degli Under 16 dell’Udinese e che giocherà come portiere nella squadra bianconera.
Nuova avventura per il figlio di Amadeus
In questi anni il grande pubblico ha imparato a fare la conoscenza di Josè Sebastiani, che come tutti sappiamo è il figlio di Amadeus e di Giovanna Civitillo. Solo negli ultimi mesi il giovane 15enne è stato uno dei protagonisti del mondo dello spettacolo. Lo scorso maggio infatti il ragazzo è stato conduttore di un podcast in occasione dell’ultima edizione dell’Eurovision Song Contest. Ma non solo. Spesso infatti Josè è anche apparso in tv insieme a mamma Giovanna e in breve ha conquistato il cuore del grande pubblico.
In queste ore così il figlio del conduttore, che da settembre vedremo sul Nove dopo l’addio alla Rai, è finito nuovamente al centro dell’attenzione. Oggi è infatti giunta notizia che Josè è entrato a far parte degli Under 16 dell’Udinese. Il giovane Sebastiani giocherà dunque nel ruolo di portiere e ad annunciare la chiusura di questa trattativa è stato Pierpaolo Marino, ex direttore tecnico della squadra friulana. Proprio quest’ultimo, dopo aver postato una foto insieme a Josè sui social, ha affermato: “Josè, il mio Tacconi giovane, finalmente all’Udinese. Giorno da ricordare!”.
José, il mio Tacconi giovane, finalmente all’ Udinese !! Giorno da ricordare !! pic.twitter.com/IuZgIqUj90
— Pierpaolo Marino (@PierpaolMarino) July 12, 2024
Grande opportunità dunque questa per il figlio di Amadeus, che a breve lascerà Milano per mettersi alla prova con questa nuova esperienza. Solo di recente intanto Josè, nel corso di un’intervista per Vanity Fair, ha rivelato come gestisce i commenti negativi che riceve sui social e in merito ha affermato:
“Dopo Sanremo mi sono stati indirizzati contro sfottò piuttosto pesanti. Io il bullismo non lo sopporto: non riesco a capire come si possano prendere di mira altre persone. Quando l’ho subìto, comunque, ho reagito molto in fretta. Quando ero più piccolo, mi è servito molto parlarne con mia mamma. Recentemente, invece, ho adottato un’altra strategia: cambio strada, non rispondo e non reagisco agli attacchi. Funziona”.