Il dottor Roberto Passaro: il dono di un bambino
Il dottor Roberto Passaro è stato un pioniere della fecondazione assistita che anche oggi mette grande umanità nel rapporto coi pazienti
Il dottor Roberto Passaro è un’eccellenza in Campania e non solo. Responsabile del Servizio di Isteroscopia Diagnostica ed Operativa della Villa dei Fiori di Acerra, Ospedale Medico-Chirurgico Accreditato, si occupa quotidianamente del trattamento isteroscopico di patologie come polipi uterini, miomi, malformazioni uterine, istmocele, rimozione di dispositivi intrauterini, sindrome di Asherman, ma soprattutto dello studio della cavità uterina finalizzato all’ottenimento di una gravidanza.
Intervista al dottor Passaro
Come nasce la passione per la sua specializzazione?
“Già durante il corso di studi di medicina il mio interesse è sempre stato l’ostetricia e la ginecologia. Questo perché la ritengo una disciplina completa, sia medica che chirurgica. Inoltre, sia la cura delle donne in gravidanza che il trattamento delle pazienti infertili mi richiede di affrontare quotidianamente numerose e differenti patologie, e acquisire conoscenze approfondite in molteplici ambiti della medicina.
Nei primi anni della mia carriera ho cominciato a lavorare nel centro di Sterilità diretto dal dottor Ciccarelli, tra i pionieri della fecondazione assistita in Campania. Adottavamo una tecnica chiamata GIFT (Gamete Intra Fallopian Transfer), che consisteva nel trasferire ovociti e spermatozoi nelle tube per aiutare la fecondazione.
Sebbene oggi questa tecnica sia considerata obsoleta, a suo tempo abbiamo avuto tanti successi e soddisfazioni. Un aspetto che mi colpì fu il fatto che in inglese ‘GIFT’ significa ‘DONO’, quello che noi davamo alle pazienti regalando la gravidanza. Questo dettaglio accese la mia passione per questa branca della ginecologia: da allora dedico la maggior parte del mio tempo lavorativo ad aiutare le pazienti infertili”.
Lei è tra i più noti ginecologi per infertilità di coppia. Qual è il suo punto di forza?
“Il mio punto di forza è sicuramente la grande disponibilità e umanità nei confronti delle pazienti. Mi rendo conto che la problematica della ricerca di un figlio non è facile da affrontare, sia per la donna sia per l’uomo, quindi cerco di sostenerli con la mia presenza in tutti i sensi, dando loro una spiegazione dettagliata di tutto il percorso lungo e faticoso che soltanto una coppia solida può affrontare, in quanto spesso succede di dover superare anche la delusione di un fallimento”.
Preservare la fertilità con il ‘Social Freezing’
Ci sono sempre più casi di infertilità ai giorni nostri: vi contribuiscono anche lo stress e l’alimentazione?
“Sicuramente oggi si assiste a un allarmante calo delle nascite. Tale fenomeno è dovuto a diversi motivi, compreso lo stress e l’alimentazione. Ma sicuramente, tra tutti, grava maggiormente la tendenza sempre più diffusa alla ricerca della prima gravidanza in età avanzata. Questo perché il desiderio di affermarsi professionalmente richiede tempo, e la donna vi arriva poi in tarda età, magari senza un compagno ma con il desiderio di avere un bambino. Fortunatamente la medicina della riproduzione offre la possibilità di preservare la fertilità con il cosiddetto ‘Social Freezing'”.
Ci può dire di più?
“Certo! Il ‘Social Freezing’ è una tecnica di crioconservazione dei gameti che permette alle donne di congelare i propri ovociti in giovane età, in genere prima dei 35 anni, per posticipare la maternità e preservare la fertilità.
All’inizio questa tecnica era utilizzata fondamentalmente per motivi medici come per esempio uomini e donne che dovevano essere sottoposti a trattamenti medici o interventi chirurgici che potevano danneggiare la fertilità. Recentemente però viene utilizzata soprattutto dalle donne che desiderano una gravidanza ma che, per svariati motivi, desiderano procrastinarla”.
Ginecologia endoscopica
Non solo infertilità, dottore. Lei si occupa anche di isteroscopia. Ce ne parla?
“Verso la fine degli anni ’90 prendeva sempre più spazio, nell’ambito della ginecologia, una tecnica endoscopica mini-invasiva, l’isteroscopia. Mi ci sono subito appassionato, intuendone le potenzialità sia in regime ambulatoriale che in sala operatoria.
L’isteroscopia, al giorno d’oggi, rappresenta la principale tecnica per la diagnosi e il trattamento delle patologie endouterine. È una procedura ginecologica endoscopica che consente di diagnosticare (isteroscopia diagnostica) e curare (isteroscopia operativa) diverse condizioni patologiche intrauterine.
Questa tecnica permette una visione diretta della cavità uterina, quindi di fare contemporaneamente diagnosi e terapia delle lesioni endouterine. Può essere effettuata in ogni fase della vita di una donna, sia in età fertile che in menopausa.
Uno strumento sottile (isteroscopio) collegato a una telecamera viene introdotto in vagina senza lo speculum, e attraverso il canale cervicale arriva all’interno della cavità uterina. È una procedura che comporta un lieve fastidio, tipo dolori mestruali, e la durata solitamente è di 1-2 minuti per la diagnostica, e 10-15 minuti per la operativa. In genere viene eseguita in ambulatorio senza anestesia. Solo in casi particolari, in sala operatoria in sedazione o in anestesia locale.
L’isteroscopia diagnostica è indicata in caso di sanguinamenti anomali in età fertile o in menopausa, sterilità, o in caso di altri esami anormali come ecografia o isterosalpingografia. Quella operativa, invece, per rimuovere neo-formazioni della cavità uterina come polipi o miomi, aderenze intrauterine, correzione di malformazioni uterine o rimozione di dispositivi intrauterini.
Tra le altre cose, è anche uno strumento importante durante il percorso della fecondazione assistita, in quanto permette di studiare e di risolvere alcune patologie che possono ostacolare la gravidanza. I vantaggi di usare quindi strumenti miniaturizzati, senza anestesia e senza degenza consentono un rapido ritorno alle proprie attività quotidiane e lavorative da parte della paziente”.
Le sue pazienti, anche mogli di calciatori e di artisti napoletani, la scelgono per la sua grande umanità e per il suo modo di trasmettere sicurezza: sono queste le sue armi vincenti. Ha ultimamente ricevuto il prestigioso premio Malafemmena come eccellenza nel suo campo (Miglior Ginecologo). È stato emozionante?
“È stata per me una grande emozione, principalmente un grande onore ricevere questo premio prestigioso insieme a tante personalità del mondo dello spettacolo, dello sport e dell’imprenditoria in genere, ma soprattutto insieme a illustri nomi della medicina”.
a cura di Barbara Carere