Piero Chiambretti la televisione la sa fare, l’ha costruita da quando andava a intervistare le persone per strada e la sa costruire anche in studio, attento a ogni particolare, ai colori, alla visione artistica della scenografia che tratta come fosse un dipinto. Questo programma è nato con un’idea intuitiva: una torta con due sposi. Poi la sposa è caduta frantumandosi in una foresta di donne e sulla torta è rimasto lui, in cima a questa soffice piramide a gradoni rosa come nella sigla, lui che resta il direttore d’orchestra di un format che ci è mancato e che tornando ha attirato l’attenzione di tantissimi fedeli spettatori.

Certo, Chiambretti è felliniano. L’amore per il circo mescolato alle finezze intellettuali, il cervello e il corpo che si danno la mano, la battuta feroce, il riso e l’ironia. Lui poi si muove tra tutto come un ballerino, coordina, domanda, risponde…

Ci troviamo anche la scrittrice Melanie Francesca (18 libri all’attivo), ha ceduto la sua poltrona sul palco a Gene Gnocchi ma brilla nel pubblico come la dea Kalì che si erge a stilare una perla dell’anima. Non è una presa in giro il suo personaggio, ma l’interpretazione di un concetto di armonia, al di là di valenze religiose, si può anche sorridere con dolcezza mentre si dicono le cose. Le è permesso dire anche cose scomode, con il sorriso, cose che fanno riflettere. La dea Kali è anche la dea della distruzione e della morte, può esordire con frasi che decapitano l’intervistato. Tutto le è permesso con quel linguaggio aulico che non offende, semmai corregge. Con i suoi vestiti colorati, i capelli biondi raccolti che mostrano il bel volto, ci regala la serenità che trapela dai suoi libri, ascoltarla è una musica.

Certo è che chi martedì si incollerà davanti alla tv alle 21.20 della sera lo farà felice di rivedere la tv che ha sempre amato. Interviste mescolate al cabaret. Rosalia Porcaro aprirà la trasmissione con Carmela, le editorialiste Parietti Argento e Celentano esporranno la loro verità al femminile, un femminile alternativo rispetto alla media delle comune mortali, tra figlie d’arte e dive che non vogliono tramontare. Forniscono l’appoggio al maschile al conduttore Camurri con la finezza affilata della cultura e Gene Gnocchi con il suo pensiero generale, in tenuta militare come un generale, apunto. Non mancheranno Martina di Fonte cantante e Giorgio dell’Arti, giornalista con il suo racconto e gli aneddoti scabrosi di personaggi famosi, le comiche Giada e Maryna, la Vescova, Francesco Fannucci con la sua comicità spietata, I corrispondenti rai internazionali Pagliara dagli usa, Nicoletta Manzione da Parigi e Marco Varvello da Londra. E poi l’intelligenza mescolata alla fiaba di un sogno che Piero Chiambretti ha desiderato regalarci per toglierci dalla banalità della concretezza quotidiana. Con la sua bacchetta magica che in fondo, da decenni, resta quel semplice microfono con cui ha fatto miracoli.