Dopo la notizia della denuncia di stalking da parte di Cesara Buonamici nei confronti del fratello Cesare, adesso è lui a parlare. L’imprenditore si è infatti difeso dalle accuse. Ecco cosa ha detto.

La replica di Cesare alla denuncia della sorella Cesara Buonamici

Poche ora fa vi abbiamo dato notizia della denuncia per stalking mossa da Cesara Buonamici nei confronti del fratello Cesare. La giornalista del TG5 ha infatti portato in tribunale il fratello imprenditore. Da quanto si legge, ha avuto un rinvio a giudizio del tribunale di Firenze con l’accusa di stalking ai danni della sorella e di suo marito Joshua Kalman.

Dopo quanto accaduto, oggi è proprio Cesare a parlare con una nota ufficiale. Il fratello della Buonamici, titolare di un’azienda agricola che porta il nome di famiglia e presidente di Coldiretti Firenze e Prato, ha scritto: “Non ho mai stalkerizzato nessuno, tanto meno mia sorella. Ed è profondamente ingiusto che il mio lavoro e la mia reputazione di una vita vengano messi in discussione da queste accuse infondate”.

Cesare Buonamici ha raccontato quindi la sua verità riguardo quanto accaduto con la sorella Cesara. Ha infatti detto: “Solo oggi ho avuto modo di raccontare la mia versione, poiché fino ad ora non sono mai stato interrogato. Ritengo di aver sempre agito nel rispetto di tutti, in particolare di mia sorella, che, nonostante i dissidi attuali, resta tale. Sono sempre andato d’accordo con lei, tranne negli ultimi tre anni, per una disputa patrimoniale che riguarda la villa di Montebeni. Non ho mai utilizzato telecamere per spiare: le videocamere installate nella villa sono autorizzate e pensate per la sicurezza di tutti. Non ho mai occupato stanze o spazi della casa senza diritto o consenso. Né ho impedito la celebrazione del matrimonio di mia sorella, che si è svolto nella villa anche grazie al mio sostegno”.

LEGGI ANCHE: Le anticipazioni della quarta puntata de La Talpa

Il fratello di Cesara Buonamici anche parlato dell’impatto che ha avuto questa vicenda su tutta la famiglia. Ha infatti aggiunto:

“Mio figlio, unico nipote Buonamici, è profondamente scosso e turbato. È molto legato a sua zia e a suo zio, e vedere il padre descritto in una cattiva luce lo colpisce profondamente. Questo conflitto nasce da una lite di tre anni fa, strumentale a spingermi a cedere senza corrispettivo la mia metà della casa, l’unica che possiedo e nella quale vivo. Dal 1990 dedico la mia vita all’agricoltura ecosostenibile. Ho creato il frantoio ipogeo più innovativo, con macchinari di ultimissima generazione che consentono la produzione di oli biologici di eccellenza. Ho fatto mio il progetto sull’oleoturismo, fortemente voluto dall’assessorato regionale all’agricoltura, rappresentato da Stefania Saccardi, dedicandomi così alla promozione dell’olio di qualità anche ai turisti stranieri, che vengono nella nostra regione a degustare un’eccellenza del nostro territorio”.

Cesare ha poi concluso la nota affermando: “Spero ancora che si possa giungere ad un accordo che soddisfi entrambe le parti. E che mia sorella possa tornare a dedicarsi al suo mestiere di giornalista. Magari raccontando anche della natura e dell’olio che tanto rappresentano il nostro territorio”.