
Cosa succede dopo la morte di Papa Francesco: il protocollo, i funerali e il Conclave
Vediamo cosa succede dopo la morte del Papa
Ora che Papa Francesco è venuto a mancare, cosa succede dopo la sua morte? Vediamo insieme il protocollo da rispettare, i funerali e il Conclave.
Cosa succede dopo la morte di Papa Francesco
Questa mattina è arrivata la notizia che Papa Francesco è morto, dalla Cappella di Casa Santa Marta. A comunicarlo il cardinale Camerlengo Kevin Joseph Farrell, che con profonda tristezza ha reso nota la notizia a tutto il mondo.
Quando muore il Papa cosa succede? Da questo momento ha inizio un rituale molto importante, che nel corso degli anni ha subito delle modifiche alcune di esse introdotte proprio da Papa Francesco. E proprio l’annuncio avvenuto dalla Cappella di Santa Marta è un cambiamento voluto da Bergoglio.
La prima cosa da fare, come riferisce anche Il Corriere della Sera, è che la morte dev’essere accertata dal Camerlengo, il cardinale incaricato di amministrare le finanze della Santa Sede e di presiedere il governo durante questo momento davanti a due figure: il maestro delle celebrazioni liturgiche e il segretario e cancelliere della Camera apostolica.
La negli ultimi decenni viene decretata dal medico. La frase in latino sul certificato di morte viene comunque riportata dal Camerlengo redatto dalla Cancelleria Apostolica. Così si dà inizio alla “sede vacante”.
Da questo momento in poi la camera e lo studio del Papa vengono sigillati e viene comunicato il decesso del Pontefice (come avvenuto per Papa Francesco) al Vicario di Roma, che poi la diffonde al mondo intero. Successivamente il portone di bronzo di San Pietro viene chiuso a metà con i successivi rintocchi delle campane. Nelle Universi Dominici Gregis si apprende che è il Camerlengo ad attestare la morte del Papa, senza precisarne le modalità.
Questa quindi la prima fase dopo la morte del Pontefice, come in questo caso avverrà per Papa Francesco.
Il funerale di Papa Francesco
L’esposizione della salma di Papa Francesco, così recita il rito, avviene nella Cappella privata di Casa Santa Marta. Questo permetterà il saluto a familiari e stretti collaboratori.
Questo quanto voluto dal Pontefice e si apprende dall’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. Il suo corpo non sarà più esposto alla venerazione dei fedeli su un catarfarco, ma in una semplice bara di legno aperta.
Anche il rito funebre è stato semplificato con una veglia e non due e non ci sarà alcuna cerimonia per la chiusura della bara. Il funerale papale, che prende il nome di Missa poenitentialis, viene celebrato a San Pietro con tutte le delegazioni di Stato del mondo. Prima avveniva sotto l’altare pontificio del Bernini, ma dato il grande afflusso di persone negli ultimi tempi è stata scelta piazza all’aperto.
Altra novità sarà il luogo diverso di sepoltura. Non sarà più la Basilica Vaticana ma sarà sepolto a Santa Maria Maggiore, dove Papa Francesco ancor prima dell’incarico si recava a pregare.
Il Conclave
Dopo la celebrazione delle esequie, come si apprende dalle Universi Dominici Gregis al capitolo 37 si procede con l’elezione del nuovo Pontefice.
Per farlo si devono attendere almeno quindici giorni, così da consentire ai cardinali assenti di poter raggiungere la Capitale per il Conclave. Il Papa però aveva fatto sapere che consentito al Collegio dei Cardinali di anticipare l’inizio del Conclave, con la presenza di tutti, così come protrarre di alcuni giorni in caso di motivi gravi.
Ma si precisa: “Trascorsi però, al massimo, venti giorni dall’inizio della Sede Vacante, tutti i Cardinali elettori presenti sono tenuti a procedere all’elezione“.