Lettera aperta ad Al Bano. Vuole cantare il 6 aprile al Cremlino con Romina
Caro Al Bano, mentre ti scrivo siamo confortati dall’ultimo bollettino dei medici che ti hanno in cura all’ospedale “Vito Fazzi”…
Caro Al Bano, mentre ti scrivo siamo confortati dall’ultimo bollettino dei medici che ti hanno in cura all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, che ci dice: «Le sue condizioni sono in miglioramento e non destano particolari preoccupazioni». Però quello che ci dicono, che vuoi cantare il 6 aprile al Cremlino con Romina Power mi spaventa. «Non voglio rinunciarci!», dici a chi ti contraddice. Invece fermati! Non esagerare. Questa volta lo spavento di chi ti vuole bene come noi forse è stato peggio di quando hai avuto i due infarti a Roma in dicembre. La notte di domenica scorsa in cui sei stato curato per l’ischemia (lieve per fortuna, ma, come capita sempre, ha anche temporaneamente creato qualche problema alla pronuncia) so che è stata molto, molto brutta, ma tu, come ci riferiscono sempre i medici, sia quelli di Bari, al tuo primo ricovero, sia poi quelli di Lecce, dove sei stato trasportato, hanno sottolineato che sono stati aiutati dal tuo «ben noto spirito battagliero».
Loredana Lecciso sono giorni che non dorme e ti assiste. Quelli che insistono nella sindrome di “Rebecca, la prima moglie” non l’accettano, perché sono fissati nel volerti con Romina, ma per fortuna che Loredana c’è, e per una volta ascoltala: sospendi il lavoro per un po’, dedicati solo a te stesso, goditi la tua Lory, i tuoi figli, sia i tre grandi, sia i due piccolini, che hanno ancora bisogno di te. Anche noi italiani abbiamo bisogno di te.
Dopo i due infarti sei andato in tournée in Germania, poi a Sanremo, dove hai pure subito le ingiustizie della giuria di qualità. Poi ancora concerti, tanti, troppi. E ora vuoi andare a cantare a Mosca. Davanti a Putin. Sarebbe bellissimo, ma tu conti di più. Ripeto: fermati!
Ti verremo ad applaudire quando i medici (il primario della Neurologia Giorgio Trianni e il responsabile della Stroke Unit Leonardo Barbarini) ti daranno il permesso, ma ora sono tassativi: «Riposo più assoluto». Ascoltali! Un abbraccio dai nostri lettori, da tutta la redazione e da me.
Ti vogliamo bene. Tuo Roberto